Chiara Gualzetti, oggi i funerali a Monteveglio: “Stella luminosa, non smetterà di dare amore”
Centinaia di persone hanno partecipato questo pomeriggio al funerale di Chiara Gualzetti, la 15enne di Monteveglio uccisa a coltellate la scorsa settimana da un amico 16enne. La folla, con un girasole o un fiore bianco tra le mani, si è stretta intorno ai genitori della ragazza, Vincenzo e Giusy nella chiesa di Santa Maria per darle l'ultimo saluto. Il feretro è stato accolto in silenzio da una compagnia di arcieri con archi e abiti medievali, dal momento che tra le passioni della ragazzina infatti c'era anche il tiro con l'arco. "Chiara è morta piena di amore, fidandosi, perché dava amore e affetto a tutti e lo ha fatto fino alla fine. Non smetterà di farlo. L’amore di Gesù ha vinto la morte e accende di vita le stelle del cielo. Sono in alto e ci aiutano ad alzare lo sguardo, a camminare, a sentire vicina la loro luce che ci raggiunge e ci entra nel cuore. La luce di Dio accende la stella luminosissima di Chiara e nel cielo la contempleremo perché anche noi possiamo uscire a riveder le stelle dopo questa notte terribile", è il messaggio del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, letto durante il rito celebrato da don Ubaldo Beghelli.
"Nella mia prima parrocchia – ha continuato – c’era una lapide in latino che diceva: Tu che lanci le tue preghiere come frecce verso il cielo, sappi che saranno sempre ascoltate. Ecco, oggi siamo noi a lanciare con l’arco del cuore la nostra preghiera per Chiara". Commovente il passaggio in cui il cardinale si rivolge direttamente ai genitori di Chiara: "Vorrei dirvi che sono con voi, carissimi Giusy e Vincenzo. Desidero, se possibile, incontrarvi tra qualche tempo, quando forse misureremo l’assenza con più sofferenza, per potere riflettere assieme, pregare, abbracciarci e scegliere di contrastare ogni violenza con l’amore".
Il nulla osta per la sepoltura è arrivato dopo che l'autopsia ha sostanzialmente confermato la dinamica dei fatti raccontata dal ragazzo che ha confessato l'omicidio di Chiara e che al momento si trova in carcere. Il giovane le aveva dato appuntamento domenica scorsa per fare una passeggiata, come hanno testimoniato anche le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della casa della vittima. Ma poco dopo lui ha tirato fuori dallo zaino un coltello e l'ha colpita al torace e alla gola prima di darle anche dei calci in testa perché "non moriva". Poi ha mandato dei messaggi vocali ad una amica: "L'ho fatto, l'ho uccisa". Tutto questo, dopo aver abbandonato il corpo della giovane tra gli arbusti. La Procura ha formalizzato l'accusa come omicidio premeditato, aggravato dai futili motivi. L'assassino, durante la confessione, aveva spiegato che "lei mi stava addosso", "mi infastidiva" con qualche avances da ragazzina, ma a guidare la sua mano sarebbe stato un demone, una voce superiore, che lo assillava da tempo. Tesi, questa, a cui il papà di Chiara, Vincenzo, non crede. Sarà una perizia psichiatrica a cercare di tirare fuori la verità e di cui domani verrà stabilito l'incarico.