Chiara Gualzetti, il video con il suo assassino prima dell’omicidio: “Ricordo che non moriva”
Arriva da una telecamera di sorveglianza della casa di Chiara Gualzetti a Monteveglio il video nel quale la 15enne, scomparsa e poi trovata cadavere in un campo del Bolognese, passeggia insieme all'amico 16enne che qualche ora dopo confesserà di averla uccisa. Il video, trasmesso in esclusiva dal Tg1, risale a domenica mattina, poco prima che della ragazza si perdessero le tracce e cominciasse quella estenuante ricerca che si concluderà lunedì con il ritrovamento del suo corpo senza vita. Le immagini sono ora agli atti dell’inchiesta e mostrano Chiara tranquilla, a dimostrazione che si fidava del ragazzo: si vede chiaramente lei che esce di casa e poi incontra il 16enne con il quale si dirige verso il parco dell’Abbazia. Queste sono le ultime testimonianze di lei in vita.
Fermo convalidato per il 16enne: Chiara ha cercato di difendersi
Intanto, continuano le indagini su quanto successo, mentre emergono una serie di particolari raccapriccianti forniti dal killer nel corso dell'interrogatorio tenutosi ieri e durato oltre due ore davanti al giudice che ha convalidato il fermo deciso dalla procura per i minorenni guidata da Silvia Marzocchi. Stando al suo racconto, era stato lui domenica scorsa a dare appuntamento a Chiara per fare una passeggiata. Ma una volta arrivati nel bosco l'ha colpita con un coltello che aveva portato da casa, aggredendola prima alle spalle, e poi le ha dato una serie di calci in testa. "Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano", avrebbe detto il 16enne come riporta Il Corriere della Sera, spinto, a suo dire, da una "voce superiore" ad uccidere l'amica, la quale ha cercato probabilmente di difendersi dal momento che tra le sue mani è stata trovata una ciocca di capelli biondi, come quelli di lui. Anche stavolta ha raccontato delle figure demoniache, soprattutto di Samael, l’angelo del giudizio con cui "parlo da molto tempo". Accusato di omicidio volontario premeditato, l’adolescente ha così confermato quanto già emerso dalle quattro pagine di interrogatorio dei carabinieri. Nel fermo si definisce la storia "a dir poco raccapricciante, sia per i numerosi dettagli macabri e cruenti sia per la freddezza del racconto sia per il movente, che può apparire sotto certi aspetti incredibile e sotto altri estremamente inquietante".
La mamma della vittima: "Ora vogliamo giustizia"
Mentre continuano le indagini la famiglia della vittima chiede che venga fatta giustizia. "Io mi affido alla giustizia, io ho fede nella giustizia, io voglio giustizia per mia figlia", ha detto Giusi, la madre di Chiara Gualzetti, davanti alle centinaia persone commosse che ieri sera hanno partecipato alla fiaccolata a Monteveglio in ricordo della figlia uccisa. "Io e mio marito vi ringraziamo tutti per questo abbraccio che ci avete dato, per la forza che ci date. Io non ho mai parlato con nessuno perché se ne avessi parlato la scomparsa di Chiara diventava vera. Preferivo arrabbiarmi con tutti. E invece dobbiamo accettarlo. Voi ci state dando la forza per farlo. Vi ringrazio tutti quanti", ha aggiunto. La coppia si è affidata all'avvocato Giovanni Annunziata che ha definito l'omicidio "premeditato ed efferato. Quello che ci interessa ora è che sia fatta giustizia per Chiara e per i suoi genitori, la cui sofferenza è indescrivibile".