Chiama l’ex fidanzata per fare pace, poi la picchia e la violenta: arrestato 32enne
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Un 32enne, italiano e incensurato, arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari con le accuse di violenza sessuale e lesioni personali aggravate nei confronti della ex compagna.
La ragazza, che ha solo 20 anni, a dicembre si era presentata alla stazione di via di Bertalia, a Bologna, e aveva denunciato di essere stata violentata dall'uomo, conosciuto nell’estate 2022 in una spiaggia della Riviera romagnola e con cui aveva avuto una relazione, successivamente terminata.
L'inizio della relazione, la gelosia del ragazzo e la conclusione del rapporto
Come raccontato sulle pagine de Il Resto del Carlino, la ragazza ha riferito ai carabinieri che la relazione era cominciata in maniera positiva, ma con il passare del tempo era peggiorata a causa della gelosia del 32enne. Lui era convinto di essere stato tradito dalla giovane e per questo aveva cominciato a tormentarla e offenderla. In diverse occasioni le avrebbe tirato i capelli e l'avrebbe anche colpita con schiaffi e calci.
A quel punto la storia era stata interrotta e da un paio di mesi entrambi avevano iniziato a frequentare altre persone. Lui, però, che non aveva accettato la fine della relazione, ha deciso di chiamare la 20enne lo scorso 3 dicembre per chiederle un incontro pacificatore. La ragazza ha accettato di vederlo ma solo alla presenza di altre persone e i due si erano quindi dati appuntamento in un bar.
Il racconto della violenza e l'arresto
Dopo essersi apparentemente riappacificati, il 32enne è riuscito a convincere la ragazza a concludere la serata nel suo appartamento. Stando a quanto è stato raccontato dalla vittima, lui avrebbe tentato un approccio.
Di fronte al rifiuto della ex compagna, dopo aver chiuso la porta e abbassato le tapparelle per non attirare l’attenzione dei vicini, l’avrebbe picchiata con calci, tirandole i capelli e stringendole il collo con entrambe le mani. L'avrebbe poi costretta a subire un rapporto sessuale completo in camera da letto.
Dopo essersi recata al pronto soccorso per farsi visitare, la giovane è andata a sporgere denuncia. Rintracciato dai carabinieri del Nucleo Investigativo, il 32enne è stato messo ai domiciliari nel suo appartamento, come disposto dal giudice per le indagini preliminari.