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Chiama il dentista per una fitta alla mandibola, ma è un malore grave: 70enne salvato dalla segretaria

L’uomo, pensionato 70enne, è stato operato d’urgenza a causa di una dissezione aortica: fondamentale l’intuito della dottoressa dello studio dentistico al quale aveva chiamato, convinto che si trattasse di un semplice dolore alla mandibola.
A cura di Biagio Chiariello
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Lamentava una forte dolore alla mandibola, ma in realtà si tratta di un malore che sarebbe potuto risultare fatale: ma il pensionato torinese protagonista di questa storia può dirsi sicuramente fortunato.

È salvo solo per un soffio e lo deve alla telefonata che ha fatto allo studio dentistico che aveva chiamato per chiedere un appuntamento urgente. Due ore dopo è stato infatti operato d’urgenza per una dissezione aortica. Il fatto è successo a Preganziol (Treviso) a metà giugno.

Il 70enne, che viveva a Torino prima di trasferirsi, non molto tempo fa nel Trevigiano, stava dunque cercando un dentista per il terribile male alla mandibola. Quando è arrivata la chiamata, lo studio Mazzarini di piazza Gabbin stava quasi per chiudere.

"Ho risposto io – racconta la segretaria Giorgia Zanlorenzi -. Il paziente lamentava un dolore alla mandibola ma eravamo quasi a fine giornata e i dottori erano ancora impegnati in altri interventi. Non erano disponibili per una visita immediata: avrebbero potuto visitarlo solo la mattina dopo".

La segretaria gli consiglia  quindi di provare a sentire altri studi. "Dopo aver riagganciato ci ho rimuginato un po’ – ammette la segretaria al Gazzettino – avevo il timore che si trattasse di qualcosa di importante così ho riferito al dottor Cristian Mazzarini, titolare dello studio, e alla dottoressa Lucia Bulegato, che in quel momento si trovava con lui".

Grazie alla sua esperienza, anche con un caso simile, la dottoressa ha intuito che alla base di quel dolore poteva esserci un problema ben più grave di natura cardiaca.

Si trattava infatti di dissezione aortica, una malattia estremamente pericolosa in cui la parete interna dell’aorta si lacerava e si separava a causa dell’elevata pressione arteriosa. Era fondamentale agire immediatamente, quindi la segretaria ha richiamato il paziente, consigliandogli di recarsi subito al pronto soccorso.

L'uomo è stato così portato all’ospedale Cà Foncello di Treviso, dove dieci minuti dopo il suo arrivo era già in sala operatoria. Il tempo per salvarlo era pochissimo, avrebbero poi spiegato i medici intervenuti. L'anziano è ora in fase di riabilitazione presso una clinica di Motta di Livenza.

Avevo due ore di vita", rivela l'uomo, "se non fosse stato per voi non sarei mai andato al pronto soccorso", ha ammesso il 70enne.

L’intenzione è però quella di incontrare di persona i suoi “salvatori” non appena le sue condizioni fisiche lo permetteranno.

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