Chiama il 113 e aggredisce gli agenti: un infarto lo stronca poco dopo
Un mix di alcol e droga avrebbe causato la morte di un 41enne di Milano, Daniele Langella. L’uomo si trovava a casa di suo cugino, coetaneo residente in via Mosca, nella notte tra sabato e domenica scorsa, ed aveva chiamato ripetutamente il 113. In una delle telefonate, Langella aveva detto: “Toglietemelo dalla testa”. Aveva cercato anche di aggredire gli agenti, al loro arrivo nell’appartamento, minacciandoli con un grosso coltello col quale, poco dopo, si era tagliato ciocche di capelli. Un’ora dopo la prima chiamata al 113, Langella moriva di arresto cardiaco.
La vittima cercava di disintossicarsi
Secondo le prime indagini, l’uomo morto domenica scorsa aveva passato una serata di alcol e droga a casa del cugino. Alto un metro e ottanta per 130 chili, l’uomo era di corporatura molto robusta. Gli agenti lo avevano trovato fuori casa seminudo e in stato di agitazione. Intorno all’una e 15 due volanti della Polizia erano accorse in via Mosca per calmare l’uomo, che aveva respinto gli agenti chiudendosi in casa. Dopo una colluttazione, Langella era stato bloccato e ammanettato, ma dopo pochi istanti aveva smesso di respirare.
Chiamata un’ambulanza, il 41enne è morto alle 2.15 all’ospedale San Carlo, stroncato da un arresto cardiaco. Il cugino della vittima è stato portato in questura ed interrogato per accertamenti, mentre i poliziotti hanno ritrovato numerose bottiglie vuote di alcol e sostanze stupefacenti in casa. Secondo le indagini, Langella viveva in zona Bonola con la madre. Tra ottobre e novembre aveva trascorso una ventina di giorni al Sert per cercare di disintossicarsi da alcol e droga.