Chiama il 112 e minaccia di uccidere il figlio: Carabinieri salvano bimbo di 2 anni
Un bambino di 2 anni è stato salvato dai Carabinieri di Thiene, intervenuti in un'abitazione di Marano Vicentino, in Veneto, dopo una richiesta giunta al 112 da parte della madre che, in evidente stato confusionale, minacciava di voler uccidere suo figlio.
I militari sono accorsi sul luogo da cui proveniva la chiamata e sono entrati all'interno di un appartamento. Qui hanno trovato il piccolo che era nel bagno dell'abitazione, con la testa nel bidet pieno d'acqua. Gli uomini dell'Arma lo hanno portato in salvo e gli hanno prestato le prime cure.
La madre del bimbo, una donna di 40 anni con fragilità psichiche, come riporta il Corriere del Veneto, si trovava in piedi vicino al bidet ed è stata immediatamente bloccata e arrestata in flagranza per tentato omicidio. Sul caso è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Vicenza per cercare di fare chiarezza sulla vicenda che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
La 40enne è stata ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Santorso ed è tenuta sotto stretta osservazione. Il bimbo invece si trova in Pediatria: la prognosi è riservata, ma non sarebbe in gravi condizioni. Ad assisterlo c’è il padre, marito della donna, a cui sarebbe già stato affidato anche il secondo figlio della coppia, di 5 anni.
Il bambino ricoverato sarebbe affetto dalla nascita da una grave malattia e questo potrebbe aver spinto la donna, seguita da assistenti sociali del Comune e dal Centro di salute mentale dell’Usl di competenza territoriale, ad agire in questo modo.
"Si tratta di una vicenda alquanto delicata – ha commentato il sindaco del paese, Marco Guzzonato -, che per fortuna si è conclusa nel migliore dei modi, evitando una vera e propria tragedia. Ora però è il caso di tenere un profilo basso, e lasciar lavorare chi di dovere, anche nel rispetto della situazione".