Chi sono le vittime dell’incendio a Rimini, coniugi uccisi dal fumo sul pianerottolo mentre scappavano

Ferdinando Autiero, di 55 anni, e sua moglie Alis Eftenaru, di 42 anni sono le vittime del terribile incendio divampato in un palazzo di edilizia popolare a Rimini. I due scappavano dopo essersi accorti dell’incendio al piano di sotto.
A cura di Antonio Palma
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Sono Ferdinando Autiero, di 55 anni, e sua moglie Alis Eftenaru, di 42 anni le vittime del terribile incendio divampato ieri sera in un palazzo di edilizia popolare a Rimini. La coppia di coniugi è morta intossicata dal fumo che si è sviluppato nel loro palazzo dopo l’incendio scoppiato al pian terreno dello stabile Acer di via Giuliano da Rimini.

La tragedia si è consumata poco dopo le 19 di mercoledì quando le fiamme sono divampate improvvisamente al piano terra della palazzina di tre piani andando fuori controllo. In tutto lo stabile si è sprigionato un intenso e velenoso fumo nero che ha invaso tutto. Proprio il fumo si è rivelato letale per i due coniugi che abitavano al secondo piano.

Secondo quanto ricostruito finora, infatti, le due vittime avrebbero tentato una disperata fuga all’esterno quando si sono accorte dell’incendio al piano di sotto ma sarebbero state sorprese dal fumo appena aperta la porta di ingresso dell’appartamento perdendo i sensi poco dopo.

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All’arrivo dei vigili del fuoco, che per entrare hanno dovuto usare autorespiratori e bombole di ossigeno, hanno trovato i due a terra privi di sensi sul pianerottolo di casa. Per l’uomo, che pare avesse già problemi di deambulazione e difficoltà a camminare, non c’era più nulla da fare. La donna invece era ancora viva e i sanitari hanno provato a lungo a rianimarla prima di arrendersi e dichiararne il decesso.

"Lo seguivo nelle pratiche di invalidità civile e per l'assegno di accompagnamento. Era invalido al 100% e aveva seri problemi fisici e locomotori, tanto che per i tragitti lunghi era costretto ad utilizzare la carrozzina" ha raccontato  l'avvocato Mario Erbetta, ricordando le vittime del rogo. "Lui aveva sempre un pensiero gentile nonostante non vivesse nell'oro. Anzi, ma aveva veramente un cuore d'oro. Immagino che vedendo il fumo abbia provato a scappare ma un po' per le sue difficoltà a fare le scale un po' per il troppo fumo sviluppato nella rampa di scale non ci è riuscito. Se apriva le finestre e rimaneva in casa forse si salvava anche se aveva gravi problemi respiratori. Ieri non credevo alla notizia e gli ho mandato un messaggio. Il suo WhatsApp era collegato fino alle 18.58, poco prima dell'incendio" ha aggiunto.

Intossicate dal fumo anche altre otto persone che vivono nello stesso stabile e quindi portate in ospedale ma nessuno è in gravi condizioni. In tutto dodici gli appartamenti evacuati per un totale di una quarantina di persone portate in salvo dei pompieri intervenuti in forze sul posto.

Sulla natura dell’incendio sono in corso le indagini. L’ipotesi prevalente è che le fiamme si siano originate da un corto circuito dell’appartamento di una coppia di anziani che si è messa in salvo mentre l’incendio ha distrutto l’appartamento.

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