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Incidente del bus a Mestre

Chi sono i primi indagati per la strage del pullman di Mestre

Due dipendenti del Comune di Venezia e l’amministratore delegato de “La Linea”, la società che gestisce il servizio di navetta per cui lavorava l’autista Alberto Rizzotto, sono indagati dalla Procura di Venezia per l’incidente del bus di Mestre.
A cura di Susanna Picone
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Ci sono i primi indagati per la strage del 3 ottobre scorso del bus caduto dal cavalcavia a Mestre, tragedia che ha provocato la morte di 21 persone, tutti turisti stranieri oltre all’autista italiano Alberto Rizzotto. Tre le persone che attualmente risultano indagate nell'inchiesta della Procura di Venezia.

A darne notizia è Il Gazzettino secondo cui si tratta dell'amministratore delegato della società "La Linea”, proprietaria del mezzo, e di due funzionari del Comune di Venezia, ovvero il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma e quello del settore Manutenzione viabilità stradale. Il pm Laura Cameli ipotizza nei loro confronti i reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.

"La sostituto procuratore di Venezia Laura Cameli, che coordina le indagini" sulla tragedia del bus di Mestre, "ha iscritto i nomi di tre persone con le ipotesi di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose: si tratta del padovano Massimo Fiorese, 63 anni, amministratore delegato della società La Linea, proprietaria del mezzo precipitato dal cavalcavia mentre trasportava turisti da Venezia verso il campeggio Hu di Marghera; Roberto Di Bussolo, 51 anni, residente a Mestre, dirigente del settore Viabilità terraferma e mobilità del Comune di Venezia e Alberto Cesaro, 47 anni, residente a Martellago (Venezia) responsabile del Servizio manutenzione viabilità terraferma del Comune", è quanto si legge sul quotidiano.

In questa fase ancora tutta da accertare l'iscrizione sul registro degli indagati è un atto dovuto per permettere loro di partecipare alla consulenza tecnica e quindi di difendersi.

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Nella giornata di ieri, intanto, la regione Veneto ha reso noto che delle persone rimaste coinvolte nell'incidente del bus di Mestre ha lasciato l'ospedale di Dolo la ragazza francese di 21 anni che è stata trasferita presso la struttura sanitaria di Strasburgo, sua città di origine mentre oggi è in programma il trasferimento all'estero dei due fratellini tedeschi, di 4 e 13 anni, che raggiungeranno l'ospedale di Lipsia. All'ospedale di Padova resta molto critica la situazione della donna spagnola di 52 anni e nello stesso ospedale è ancora ricoverata la bimba ucraina di 4 anni. Condizioni in miglioramento per gli altri feriti ancora negli ospedali.

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