video suggerito
video suggerito
Opinioni

Chi sono i bipolari? Non è vero quello che avete sempre sentito raccontare su di loro

La storia di Rebecca Sottosanti, 28 anni, disturbo bipolare. A proposito di pregiudizi: i bipolari non cambiano spesso opinione, e non hanno neanche due personalità. Neanche tre. I bipolari hanno un disturbo che se adeguatamente curato non diventa invalidante, e possono vivere una vita come tutti gli altri: lavorare, innamorarsi, autodeterminarsi.
A cura di Saverio Tommasi
222 CONDIVISIONI
Rebecca Sottosanti - disturbo bipolare
Rebecca Sottosanti – disturbo bipolare

"Siamo tutti un po' bipolari" si sente dire spesso, ma non è così. Essere bipolari è un disturbo e non si guarisce, però si può imparare a tenere questo disturbo sotto controllo, con i farmaci e delle adeguate terapie psicologiche. I risultati sono eccezionali: si può vivere una vita come tutti gli altri.

I bipolari alternano periodi di depressione a periodi di euforia. "Ed è l'euforia quella che mi fa più paura", racconta Rebecca "perché non diventi felice, ma pericoloso". E nel video Rebecca non ha paura di tracciare tutti gli esempi, raccontandoli nel dettaglio: dalla "libido esagerata" al bere "quasi senza fine, fino alla distruzione, perché in quei momenti ti senti Dio, e pensi che niente potrà mai accaderti.

Video thumbnail

A proposito di pregiudizi: i bipolari non cambiano spesso opinione, e non hanno neanche due personalità. Neanche tre.
Il disturbo bipolare viene spesso considerato un sinonimo di aggressività, ma la ricerca scientifica ci racconta uno scenario più complesso, non riducibile a "sono più aggressivi". No, non lo sono.
I bipolari non sono bambini, non sono viziati, e non sono (probabilmente) tutto quello che avete sempre sentito raccontare su di loro.

Sono stati i pregiudizi che mi hanno spinto a raccontare la storia di Rebecca e quella di Antonino, donna e uomo, due persone con disturbo bipolare. Due storie diverse, perché ogni persona è differente, ma anche due storie umane con dinamiche di riconoscimento del disturbo simili e – in entrambi i casi – tardive. Perciò storie di dolore inutilmente prolungato. Anche questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a raccontare un pezzo della loro biografia: una diagnosi quanto più precoce è indispensabile per arrivare il prima possibile a una cura e a una vita libera e autodeterminata.

222 CONDIVISIONI
Immagine
Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views