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Morte Papa Francesco

Chi sarà il nuovo Papa, i possibili successori del Pontefice Francesco: i nomi dei favoriti

Tra i nomi più gettonati come successore di papa Francesco, quelli del segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, del filippino Luis Taglie e dell’ungherese Péter Erdő.
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La Cappella Sistina, dove si terrà il prossimo conclave.
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Morto un Papa, se ne fa un altro, recita un antico adagio. La Chiesa è gestita, fino all’elezione di un nuovo pontefice dopo la morte di papa Francesco, dal cardinale camerlengo Kevin Farrell, mentre il conclave sarà gestito dal cardinale Giovan Battista Re. Conclave che non inizierà prima di quindici, venti giorni da oggi, mentre i cardinali stanno già iniziando a prepararsi per recarsi a Roma da ogni angolo della Terra.

Un altro adagio dice che “chi entra il conclave Papa ne esce cardinale” ed è quello che successe l’ultima volta, quando tutti davano per certa l’elezione di Angelo Scola, mentre, alla fine, fu eletto a sorpresa l’argentino Jorge Mario Bergoglio. Anche a questo giro, i nomi che circolano come nuovo pontefice sono tanti, ma nessuno può giurare che non ci saranno sorprese: d’altronde neppure nel 1978 c’erano persone che scommettevano sull’elezione al soglio pontificio di Karol Wojtila.

Innanzitutto è necessario dire che gli elettori sono 135, mentre le norme della Chiesa fissano a 120 il numero massimo. Voteranno tutti, ovviamente, e questa è la prima stranezza di un conclave che già dà grattacapi agli organizzatori. Di questi, ben 110 sono stati nominati da Bergoglio e la maggior parte di essi è considerata progressista, sia in materia di fede che in ambito sociale.

Pietro Parolin
Pietro Parolin

Tra i papabili, il primo nome che gira è quello di Pietro Parolin, potentissimo segretario di Stato, l’uomo che, nelle settimane di ricovero di Bergoglio al Gemelli ha, di fatto, guidato almeno la parte “burocratica della Chiesa”. È il nome più ovvio e scontato, ha buoni rapporti con la maggior parte dei cardinali, è un uomo forte, ma di equilibrio. Se la scelta dovesse andare su un altro italiano, in un conclave che non è mai stato così poco italiano, circola anche il nome di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiano. Molto apprezzato in Vaticano è anche Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.

Matteo Zuppi
Matteo Zuppi

Uno dei cardinali più vicini a papa Francesco in questi anni è stato Konrad Krajewski, polacco, elemosiniere pontificio, l’uomo che, per conto del Papa, ha gestito le opere di carità a Roma e non solo. Il suo nome non è da escludere anche se non ha alcuna esperienza di Governo.

Passando, invece, agli uomini di governo, da anni gira in Vaticano il nome del filippino Luis Antonio Tagle, che diventerebbe il primo Papa proveniente dall’Estremo Oriente nella storia della Chiesa. Da decenni, poi, c’è la suggestione di un papa nero, africano: quello che ha più chance di diventarlo è il cardinale Peter Turkson, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, mentre più improbabile è l’elezione di Robert Sarah e Francis Arinze.

Luis Antonio Tagle
Luis Antonio Tagle

Tra gli europei, il nome più gettonato è quello di un moderato, l’ungherese Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, ma sarebbe molto apprezzato dai colleghi anche Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia. Da escludersi, al momento, per motivi meramente geopolitici un Papa statunitense e questo farebbe fuori, tra gli altri, la punta di diamante di quella pattuglia, l’arcivescovo di Washington Wilton Gregory. Ugualmente improbabile l’elezione di un altro sudamericano.

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