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Chi erano Flavio Massa e Leonardo Italiani, i due piloti morti con Lorenzo Rovagnati nell’incidente a Parma

Sono Flavio Massa e Leonardo Italiani i due piloti che si trovavano a bordo dell’elicottero precipitato nella serata di mercoledì 5 febbraio, nella tenuta di proprietà della famiglia Rovagnati, a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma. Insieme a loro c’era Lorenzo Rovagnati, 42 anni, ad della nota azienda di salumi. I tre uomini sono morti nello schianto.
A cura di Eleonora Panseri
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Da sinistra, Flavio Massa e Leonardo Italiani.
Da sinistra, Flavio Massa e Leonardo Italiani.

Sono Flavio Massa e Leonardo Italiani i due piloti che si trovavano a bordo dell'elicottero precipitato nella serata di ieri, mercoledì 5 febbraio, nella tenuta di proprietà della famiglia Rovagnati, a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma.

Insieme a loro c'era Lorenzo Rovagnati, 42 anni, amministratore delegato della nota azienda di salumi. I tre uomini sono morti nello schianto.

Chi erano i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani

Flavio Massa aveva 59 anni ed era di La Spezia. Sull'elicottero che si è schiantato ieri aveva il ruolo di comandante del velivolo. Il secondo pilota, invece, Leonardo Italiani, aveva appena 30 anni. Era originario di Sommo, piccolo alle porte di Pavia, dove la notizia della sua morte è stata accolta con dolore dall'intera comunità.

Leonardo Italiani aveva lasciato Sommo da alcuni anni, ma qui abitano ancora i suoi genitori. Massa e Italiani lavoravano entrambi per la Hoverfly Divisione Sam s.r.l con varie sedi in Italia. Il quartier generale è a Pescara, come riporta il Corriere di Bologna.

Le indagini sulla dinamica dell'incidente

Le indagini sulla dinamica dell'incidente sono ancora in corso. Al momento dello schianto i piloti del mezzo, appena decollato, potrebbero aver avuto difficoltà a trovare dei punti di riferimento a causa della fitta nebbia presente nella zona e che abbiano tentato un atterraggio di emergenza. Secondo i primi rilievi, il velivolo sarebbe precipitato da un'altezza compresa tra i 400 e i 500 metri dal suolo.

All’arrivo dei soccorsi del 118, i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L'area dove è precipitato l'elicottero, il mezzo e la "documentazione informatica relativa al volo" sono stati posti sotto sequestro, come rende noto il procuratore capo di Parma, Alfonso D'Avino.

Saranno "necessari degli accertamenti di natura tecnica per verificare nello specifico modalità e cause dell'evento", ha spiegato. Anche i corpi delle tre persone sono a disposizione dell'Autorità giudiziaria, in vista dell'effettuazione degli esami autoptici, che contribuiranno "a chiarire nel suo complesso la delicata vicenda", specifica la Procura.

I Ris di Parma sono impegnati nei rilievi. Gli accertamenti per ricostruire la dinamica e le cause dell'incidente sono svolti dai Carabinieri del comando provinciale coordinati dalla Procura. In giornata è previsto anche un sopralluogo degli operatori dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha aperto un'indagine sull'accaduto.

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