Chi erano Claudio Di Giacomo e Massimo Sciannimanico, morti nello schianto dell’ultraleggero a Terni
Un aereo ultraleggero è precipitato il 22 agosto e ha preso fuoco nella zona dell'aviosuperficie di Terni. Il velivolo era decollato in direzione l’Aquila, aveva appena superato la superstrada E45 prima di cadere, l'incidente ha causato due morti. Le vittime sono Claudio Di Giacomo, 58 anni, imprenditore vitivinicolo di Città Sant’Angelo e Massimo Sciannimanico, 63 anni, veterinario molto conosciuto a Pescara. Entrambi avevano preso il brevetto di volo da circa due anni. "Persone squisite e appassionate, volavano costantemente", ha commentato il presidente dell’aeroclub Pescara Cristiano D’Ortenzio.
Non è chiaro cosa abbia causato l'incidente, sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica della caduta. L'esame della scatola nera e dei rottami potrebbe far luce sulle possibili cause. Il velivolo dopo lo schianto ha preso fuoco. Sul posto sono intervenuti la polizia di Stato, la polizia locale e i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Inutili i soccorsi del 118, sembra infatti che i due uomini siano deceduti nello schianto a terra.
Chi erano le vittime dell'incidente
Le vittime dell’incidente nei pressi dell’aviosuperficie di Terni sono due abruzzesi. Claudio Di Giacomo, imprenditore vitivinicolo, è anche stato tra il 2007 e 2008 vice presidente del Pescara calcio, che ha espresso il suo cordoglio: "Apprendiamo con grande dolore dell’incidente aereo in cui oggi in Umbria hanno perso la vita l’ex vice-presidente biancazzurro Claudio Di Giacomo e Massimo Sciannimanico. La Delfino Pescara 1936 esprime la propria vicinanza e profondo cordoglio a famigliari e amici.”
Massimo Sciannimanico era invece un veterinario molto conosciuto a Pescara. L'ospedale ha salutato il collega ricordando la dedizione e la passione di Sciannimanico: "Oggi è un giorno triste per l’intero staff: ci ha lasciati il nostro collega, ma soprattutto amico, Massimo Sciannimanico. Massimo è sempre stato un grande punto di riferimento per tutti noi, per i nostri affezionatissimi clienti e per i vostri pet", ha scritto in un post l'Ospedale Veterinario H24 Abruzzo. "Con grande amore, passione e diligenza ha professato il suo mestiere e lo ha tramandato a tutto lo staff. Il suo sogno è sempre stato quello di poter creare una realtà in cui medici e infermieri potessero lavorare fianco a fianco supportandosi per prendersi cura in maniera impeccabile di tutti i nostri amici a 4 zampe, e siamo orgogliosi di poter dire che ci è riuscito."
I colleghi di Sciannimanico hanno poi aggiunto: "È stato un pioniere, un visionario, ed un grande imprenditore capace di creare, come nessun altro, una realtà professionale unica in Abruzzo. Vogliamo dedicare questo post alla persona che ha creato la grande famiglia dell’Ospedale H24 Abruzzo. Grazie di tutto, il tuo staff per sempre”.
Le vittime, da tempo appassionate di volo, avevano già viaggiato più volte sul velivolo e frequentavano spesso l’Aeroclub di Pescara. Sembra che al momento dell'incidente Sciannimanico stesse guidando l'ultraleggero.