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Chi era Paolo Mariottoni, l’ingegnere 56enne schiacciato da una lastra di vetro a Lido di Camaiore

Si chiamava Paolo Mariottoni, l’ingegnere di 56 anni morto nel primo pomeriggio di lunedì 7 aprile a Lido di Camaiore, schiacciato da una lastra di vetro precipitata durante il trasporto con la gru ai piani alti dell’ex hotel Principe. Il 56enne, sposato e padre di due figli era nato a Città di Castello (provincia di Perugia) ma viveva a Massa.
A cura di Eleonora Panseri
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Si chiamava Paolo Mariottoni, l’ingegnere di 56 anni morto nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 7 aprile, a Lido di Camaiore, schiacciato da una lastra di vetro precipitata durante il trasporto con la gru ai piani alti dell’ex hotel Principe.

Il 56enne, sposato e padre di due figli era nato a Città di Castello (provincia di Perugia) ma viveva a Massa. Secondo una ricostruzione è stato colpito in pieno dalla lastra di vetro che si è staccata – per motivi ancora da stabilire – da un'altezza di circa 20 metri mentre veniva scaricata e issata ai piani superiori da un camion.

I colleghi di lavoro lo hanno soccorso subito e hanno chiamato il numero unico per le emergenze 112 ma non è stato possibile salvarlo. Sul posto, oltre al personale del 118, sono arrivati anche i Vigili del fuoco e i tecnici della Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll) dell'Asl Toscana Nord ovest.

Anche il medico legale Stefano Pierotti ha effettuato un sopralluogo. Il magistrato di turno della procura di Lucca, Antonio Mariotti, ha fatto rimuovere la salma solo al termine degli accertamenti, che si sono conclusi alle 19.

La salma è stata quindi trasferita all'istituto di Medicina legale per effettuare l'autopsia. Il camion che trasportava le lastre di vetro da cui è stata scaricata quella precipitata al suolo e che ha colpito la vittima è stato sequestrato.

Il sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci, ha espresso "il cordoglio di tutta la città per il tragico incidente sul lavoro avvenuto questo pomeriggio su un cantiere di Lido di Camaiore. Una tragedia immane che getta nello sconforto tutta la nostra comunità".

"Episodi come questi, purtroppo, pongono ogni volta le istituzioni di fronte alla necessità di agire, in maniera coesa e unitaria, affinché le normative di controllo e prevenzione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro sia sempre più stringente ed efficace. – ha aggiunto – La vicinanza di tutti noi alla famiglia e ai conoscenti di Paolo e ai suoi colleghi di cantiere. Camaiore si stringe al vostro dolore".

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