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Chi era Nicola Corti, l’operaio 50enne morto incastrato in un macchinario nella Kme di Fornaci di Barga

Si chiamava Nicola Corti l’operaio 50enne morto nella Kme di Fornaci di Barga (Lucca). L’uomo è rimasto incastrato in un macchinario e le indagini sono ancora in corso. Corti era un operaio esperto e spesso si era occupato della formazione dei nuovi arrivati in fabbrica.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nicola Corti, 50 anni
Nicola Corti, 50 anni

Si chiamava Nicola Corti l'operaio morto durante il suo turno di lavoro nella Kme di Fornaci di Barga(Lucca). La dinamica dell'accaduto non è ancora chiara, ma per ricostruire l'incidente mortale in fabbrica saranno necessarie ulteriori indagini sul posto. Corti era entrato nella Kme da neomaggiorenne nel 1992 e da allora era diventato uno dei lavoratori più esperti del suo reparto.

Stando a quanto ricostruito, Corti sarebbe rimasto incastrato nel macchinario del reparto laminatoio della fabbrica. L'uomo era addetto al flottante 1, il nastro che trasporta l'ottone dentro e fuori il forno di ricottura. Oltre alle necessarie indagini su cosa sia accaduto all'operaio, è anche da verificare il corretto funzionamento dei "cancelli", dispositivi dotati di fotocellule e installati sul perimetro del nastro trasportatore. Se superati, i cancelli dovrebbero far scattare il blocco automatico del macchinario, ma in questo caso il sistema non si è arrestato.

Un collega del 50enne ha lanciato l'allarme quando ha visto l'operaio incastrato nel macchinario. Inutili i soccorsi e l'attivazione di Pegaso. Il macchinario è stato sequestrato e la salma sarà sottoposta ad autopsia per capire se alla base della tragedia possa esserci stato o meno un malore. Il personale della Medicina del lavoro dell'Asl ha svolto un sopralluogo durato ore. Presenti anche i carabinieri.

L'incidente ha suscitato rabbia e indignazione tra i lavoratori dell'azienda. I sindacati hanno proclamato uno sciopero per oggi, giovedì 16 maggio. "Il fatto ci colpisce con grande violenza e dolore – ha spiegato Nicola Riva, segretario generale della Fiom Cgil Lucca – perché avviene in un’azienda dove tra i dipendenti diretti c’è una grande attenzione alla formazione e alla sicurezza. Gli eventi dimostrano che non è mai abbastanza. Nel manifestare il cordoglio alla famiglia e la solidarietà ai lavoratori, ci mettiamo a disposizione per tutto ciò che può essere utile".

Nicola Corti si era sposato nel 2008 in municipio a Barga e aveva una figlia di 16 anni. Le strade della coppia si erano separate e Nicola era tornato a vivere a Barga insieme alla madre, in pensione dopo anni di lavoro da ostetrica. L'operaio aveva perso il padre nel 2020 ed era rimasto accanto alla mamma alla quale faceva compagnia.

Nicola era uno degli operai più esperti e spesso aveva formato i nuovi arrivati. Scrupoloso sul lavoro, era iscritto alla Uil che ieri lo ha ricordato con Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana.

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