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Chi era Michele Raule morto sul Monte Bianco: con la scalata raccoglieva fondi per i bimbi malati

È Michele Raule, 50 anni, l’uomo deceduto nella giornata di domenica sul Monte Bianco dopo essere scivolato su un nevaio. Il 50enne, ingegnere meccanico, stava raccogliendo fondi per i bambini malati di tumore.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Michele Raule
Michele Raule

Stava raccogliendo fondi per un'associazione che si occupa di assistenza ai bimbi malati di tumore, Michele Raule, l'alpinista 50enne di San Lazzaro (Bologna) morto nell'incidente avvenuto vicino al rifugio Gonella, dove di lì a poco avrebbe potuto trovare riparo. L'uomo aveva annunciato l'impresa sul Monte Bianco tramite social nelle scorse settimane e stava con questa iniziativa stava raccogliendo fondi per l'associazione per i bimbi malati terminali.

Al momento dell'incidente Raule stava rientrando con altre 3 persone (tra le quali il fratello), quando è scivolato  su un nevaio. Il 50enne è quindi caduto per circa 100 metri in un canalone ed è finito in un crepaccio nel ghiacciaio del Miage. Nello stesso punto era morto lo scorso 26 giugno un alpinista tedesco di 54 anni.

L'ingegnere meccanico impegnato nel sociale

Michele Raule lavorava come ingegnere meccanico e aveva una grande passione per la scalata e la montagna. L'uomo lascia la moglie e il tre figli. Da sempre impegnato nel mondo del volontariato e della beneficenza, sui social aveva scritto di voler compere la scalata per raccogliere fondi per l'associazione bolognese che aiuta i bimbi malati di tumore.

"Il 12 luglio, meteo permettendo, tenterò un'impresa per me estrema – aveva scritto in un post del 23 giugno -. Voglio arrivare dal mare alla vetta del Monte Bianco senza dormire, con il solo uso delle gambe. Partirò alle 5 di mattina da Genova con la bici che poi lascerò in fondo alla Val Veny per proseguire a piedi fino alla vetta. Mi sono allenato parecchio(75.000 metri di dislivello positivo da inizio anno), ma non è sicuro che ce la farò". Nel lungo post spiegava però di avere una forte motivazione e di essere ancora più convinto di voler compiere l'impresa per via della giusta causa alla quale era votata.

Michele Raule, foto da Facebook
Michele Raule, foto da Facebook

Il progetto nato nel 2022, "Quattro vette per cinque Stati", avrebbe dovuto concludersi nel 2025 con la salita delle cime più alte d'Italia e dei 4 Paesi confinanti (Francia, Svizzera, Slovenia e Austria) percorrendo con la bici i chilometri dal litorale marino più vicino fino all'attacco della via di salita.

Il corpo del 50enne è stato recuperato stamane dal Soccorso alpino valdostano e dal Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves, che si occupa delle operazioni di polizia giudiziaria.

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