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Chi era Lia Ferrarini, l’erede della dinastia dei salumi morta dopo una caduta dal trattore

Lia Ferrarini, la più giovane dell’azienda di produttori alimentari di Reggio Emilia, è morta a seguito di un tragico incidente con un trattore. La procura sta considerando varie ipotesi riguardo ai fatti avvenuti venerdì 8 novembre. Si attende anche l’autopsia per procedere poi con i funerali.
A cura di Biagio Chiariello
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È caduta dal trattore mentre lavorava nella sua azienda agricola: Lia Ferrarini è morta così a 56 anni. Era la più giovane dei fratelli della storica azienda di produttori alimentari di Reggio Emilia. È stata trovata accanto a un macchinario agricolo nel cortile della tenuta di Botteghe di Albinea, lo scorso venerdì 8 novembre.

Chi era Lia Ferrarini

Suo padre, Lauro Ferrarini, aveva fondato l'omonimo marchio specializzato nella produzione di salumi di alta qualità, tra cui il prosciutto cotto, simbolo della tradizione culinaria emiliana, oltre all’aceto balsamico. A differenza dei suoi fratelli – Luca, Lucio, Licia e Lisa – Lia non partecipava alla gestione dell’attività di famiglia. Sebbene l'impresa avesse ottenuto grande notorietà a livello internazionale, lei aveva scelto di rimanere lontana dai riflettori, concentrandosi sulla vita rurale e sulla cura dei terreni.

Non le piaceva molto apparire. Una delle ultime volte che le capitò, risale a più di dieci anni fa, quando ritirò un premio per l'aceto balsamico tradizionale. "Se n’è andata facendo quello che più amava. Questa era la sua vita". Così ricordano i suoi dipendenti al Resto del Carlino. Pur non essendo coinvolta nella parte imprenditoriale, "era una di noi", raccontano ancora i lavoratori. "Conosceva ciascuno degli operai e trattava tutti allo stesso modo".

La caduta mortale di Lia Ferrarini dal trattore: disposta l'autopsia

Le cause del decesso sono ancora oggetto di indagine. Venerdì pomeriggio, la 56enne stava utilizzando un piccolo trattore agricolo per curare gli animali da stalla, quando, all'improvviso, è caduta su un lastrone di cemento, battendo la testa.

Non si esclude che possa essere rimasta impigliata nel mezzo e poi trascinata, anche se il motore del macchinario era spento quando i soccorsi sono arrivati. Poiché l'incidente è avvenuto senza testimoni, la dinamica è stata ricostruita finora solo sulla base degli elementi disponibili.

Anche per questo motivo, la magistratura ha deciso di eseguire l'autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni presso l'istituto di medicina legale di Modena. Successivamente, la salma sarà restituita alla famiglia per la cerimonia funebre.

Chiaramente sotto shock, i familiari commentano: "Quel trattorino va a due all’ora. È una fatalità, è successo l’impensabile."

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