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Omicidio a Pescara: 17enne ucciso a coltellate

Chi era il 17enne ucciso a coltellate a Pescara: a novembre scomparve da casa, fuggito da comunità venerdì

Chi è Thomas, il 17enne ucciso domenica nei pressi del parco Baden Powell a Pescara: a inizio novembre 2023 scomparve nel nulla, dopo aver lasciato la sua residenza a Rosciano, e poi fu ritrovato qualche ora dopo. Non diede spiegazioni del suo allontanamento.
A cura di Ida Artiaco
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Era scomparso da casa a novembre del 2023 e poi dopo qualche ora era stato ritrovato Thomas, il ragazzo di 17 anni ucciso ieri sera con almeno 25 coltellate nei pressi del parco Baden Powell a Pescara. Per l'omicidio, pare scaturito da un debito di gioco per cifre irrisorie, tra i 200 e i 250 euro, due coetanei della vittima, appartenenti agli ambienti bene della città abruzzese.

Il 17enne, il cui cadavere è stato ritrovato ieri sera dalle forze dell'ordine nel parco, era dunque già noto alle cronache. Thomas aveva messo in allarme i suoi familiari qualche mese fa, quando scomparve nel nulla. Si era allontanato volontariamente dalla sua residenza a Rosciano. All'epoca dei fatti venne attivato il piano provinciale per le persone scomparse con il coinvolgimento delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e delle polizie locali dei comuni interessati. Era stato chiesto il concorso anche alla prefettura di Chieti perché il ragazzo frequentava la zona di Chieti Scalo.

Dopo poche ore di ricerche il ragazzo venne intercettato a Pescara in buono stato di salute mentre vagava per le vie del centro e la famiglia ringraziò le autorità per il lavoro svolto. Lui però non diede spiegazioni sui motivi dell'allontanamento né precisato dove aveva passato la notte. Era comunque la sera di Halloween e i locali erano stati aperti fino a tardi.

Il ragazzo è fuggito anche venerdì scorso, due giorni prima dell'omicidio, questa volta dalla comunità di Isernia dove era su disposizione dei giudici a seguito di una piccola condanna per piccoli reati. Nel programma rieducativo doveva frequentare un laboratorio per parrucchieri a Campobasso. Secondo quanto si è appreso negli ultimi due anni il ragazzo aveva dato qualche problema anche ai servizi sociali di Rosciano, il paese del pescarese dove viveva dall'età di tre anni con la nonna dopo essere stato abbandonato dai genitori.

Chi ha sentito la nonna parla di una donna distrutta, avvertita poco prima di mezzanotte della scorsa serata di quanto accaduto. Le ipotesi sul suo ritorno a Pescara (forse con il cellulare in dotazione) da clandestino sono quindi legate a regolamento di eventuali conti precedenti a febbraio scorso, periodo nel quale era stato assegnato alla comunità di Isernia. La comunità aveva denunciato il suo mancato rientro già da venerdì. "La cosa che non ti aspetti – è il commento del sindaco Palozzi – è che quello che doveva essere un carnefice è diventato una vittima di soggetti di una società apparentemente con più certezze di lui, quelli che vengono chiamati dei ragazzi perbene".

E ora si indaga per il suo omicidio: due ragazzi sono stati fermati per il delitto. I due presunti assassini lo hanno colpito per 25 volte con un coltello da sub. Si tratta di due minorenni, liceali, uno dei due figlio di un comandante dei carabinieri di una stazione della provincia di Pescara, l’altro figlio di un noto avvocato della città che in queste ore sono interrogati in questura.

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