Chi era Haxhi Collaku, lo stalker di 55 anni ucciso dopo aver investito un carabiniere a Padova
Si chiamava Haxhi Collaku, era cittadino albanese e aveva 55 anni: ieri è stato ucciso a colpi di pistola da un carabiniere dopo essersi presentato armato sotto casa dell’ex moglie e aver investito uno degli agenti intervenuti. L'uomo, secondo le ricostruzioni, non si sarebbe mai rassegnato alla separazione con la donna, avvenuta nel lontano 2009: in quattordici anni sarebbe stato denunciato per stalking almeno tre volte.
I fatti sono avvenuti in un quartiere residenziale di Padova tra i più tranquilli della città euganea, il Sacra Famiglia: erano circa le 14 in via Castelfidardo quando il 55 enne con un passato da insegnante di matematica in Albania si è fermato con il suo furgoncino sotto casa della sua ex, una connazionale 50enne, armato di coltello. Avrebbe potuto anche farle del male, se lei non avesse avuto la prontezza di chiamare i carabinieri.
I militari dell'Arma sono dunque arrivati per fargli presente il divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex moglie. Collaku a quel punto è rientrato in auto. Quindi ha premuto l’acceleratore per scagliarsi contro la pattuglia: un carabiniere di 37 anni è stato investito e schiacciato contro l'auto di servizio dal furgone guidato dal 55enne. A quel punto lo ha minacciato con la lama, scagliandosi contro di lui.
A quel punto il collega ha sparato i quattro colpi che lo hanno raggiunto a gambe e addome. Poi sono arrivate le ambulanze. L'albanese è spirato poco dopo le 17 in ospedale. Il militare investito è tuttora ricoverato per le lesioni.
Chi conosce la donna e sua figlia, le descrive come due persone “cordiali ed educate”. Di Haxhi Collaku, che in quella casa avrebbe vissuto solo per poco tempo, praticamente venti anni fa, quasi nessuno si ricorda. "Il marito mi sembra fosse un ingegnere, ma non si vedeva pressoché mai. Solo una volta, mio marito lo ha notato seduto in macchina qui vicino, da solo" ha detto una donna al Corriere della Sera.
Ma in tanti sono rimasti sconvolti da quanto ha fatto: nonostante avesse dei precedenti, nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe arrivato a tanto.
Il sindaco, Sergio Giordani, ha fatto sapere di essere rimasto molto colpito dalla vicenda.
Ho avuto modo di sentire immediatamente i vertici dei carabinieri per avere informazioni ed esprimere la mia vicinanza e solidarietà all’Arma, così come al militare che è rimasto seriamente ferito – ha dichiarato -. Il contrasto alla violenza di genere, una tragica realtà ancora troppo presente nel nostro quotidiano, vede una funzione fondamentale delle forze. Spiace chiaramente per l’esito tragico, ma dalle prime informazioni mi pare evidente che senza questo intervento dei militari ad essere coinvolta poteva essere l’ennesima donna.