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Chi era Gianluca Volpe, l’italiano di 28 anni trovato morto a Tenerife: disposta l’autopsia

A Tenerife, il giovane aveva iniziato a costruirsi una nuova vita. Non solo appassionato di viaggi e di animali, Gianluca nutriva il sogno di aprire un rifugio per cani abbandonati, una causa che gli stava particolarmente a cuore.
A cura di Davide Falcioni
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Le circostanze della morte di Gianluca Volpe, il giovane italiano di 28 anni deceduto una decina di giorni fa a Tenerife, nelle Isole Canarie, restano avvolte nel mistero.

Sebbene i primi esami sul corpo del ragazzo non abbiano evidenziato segni di violenza, le autorità spagnole non escludono alcuna ipotesi, compresa quella di un possibile omicidio. Per fare chiarezza sulle cause e la data esatta del decesso, la magistratura iberica ha ordinato l’autopsia. Le indagini sono ancora in corso e la verità è ben lungi dall’essere definita.

Chi era Gianluca Volpe

Originario della Campania ma cresciuto a Tegoleto, frazione del comune di Civitella della Chiana (Arezzo), Gianluca Volpe aveva deciso di trasferirsi a Tenerife nel dicembre 2024, per vivere un’esperienza lontano dall’Italia. Prima di partire, aveva lavorato come orafo in una ditta locale.

A Tenerife, dove aveva trovato una sistemazione a Santa Cruz, il giovane aveva iniziato a costruirsi una nuova vita. Non solo appassionato di viaggi e di animali, Gianluca nutriva il sogno di aprire un rifugio per cani abbandonati, una causa che gli stava particolarmente a cuore. Amava la tranquillità dell'isola e l'atmosfera che essa offriva, lontano dal caos della vita italiana.

La famiglia ha ricordato Gianluca con affetto, definendolo un ragazzo solare e riservato, sempre pronto a sorridere ma mai desideroso di stare sotto i riflettori. "Se n’è andato inseguendo il suo sogno: vivere libero, vicino al mare che amava tanto", scrivono i familiari, chiedendo rispetto e riservatezza sulla vicenda. "Siamo onorati di averlo avuto accanto per 27 anni."

Le indagini continueranno a fare luce sulle circostanze della sua morte, mentre il ricordo del giovane resta nel cuore di chi lo conosceva.

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