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Chi era Davide Mastromatteo, ucciso a colpi di fucile nel Foggiano: il presunto killer è il suocero

La lite in famiglia sfociata in omicidio a Vico del Gargano, in provincia di Foggia. La vittima è un uomo di 39 anni: lavorava come operaio in una ditta edile ed era conosciuto per il suo impegno come volontario della protezione civile.
A cura di Susanna Picone
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Davide Mastromatteo in una foto su Facebook
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Si chiamava Davide Mastromatteo ed era un operaio di 39 anni l’uomo ucciso nella giornata di venerdì 21 giugno nella sua abitazione a Vico del Gargano (Foggia). A ucciderlo a colpi di fucile, sembrerebbe durante una lite per questioni familiari, sarebbe stato il suocero, un pensionato di 66 anni ex dipendente dell'Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) che è stato arrestato dai carabinieri di Foggia.

La lite in famiglia e gli spari a Vico del Gargano

La vittima era un operaio edile ed era impegnato anche come volontario nella protezione civile del luogo, sconvolta per quanto accaduto come l’intera cittadina di Vico del Gargano. Secondo una ricostruzione degli investigatori, ieri pomeriggio c'è stato un litigio nell'appartamento della vittima, in località Mannarelle alla periferia di Vico del Gargano, e il pensionato ha sparato al genero con un fucile legalmente detenuto.

Immediato l’intervento del 118 ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Le indagini per accertare il movente sono ancora in corso.

Davide Mastromatteo in una foto su Facebook
Davide Mastromatteo in una foto su Facebook

Il ricordo di Davide Mastromatteo: "Era un bravissimo ragazzo"

"Davide era un bravissimo ragazzo. La notizia ci ha sconvolti tutti. Da tre anni era un nostro associato, un volontario della nostra associazione di protezione civile", le parole di un collega della vittima, responsabile dell'associazione giacche verdi Puglia di cui faceva il 39enne. "Era sempre tra i primi ad intervenire quando c'era qualche emergenza. È sempre stata una persona corretta – ricorda ancora il collega – socievole, alla mano e disponibile. Non ho mai conosciuto la sua famiglia e non so se avesse problemi o se ci fossero frizioni all'interno del nucleo familiare. So solo che ci mancherà tantissimo la sua presenza, la sua disponibilità ed il suo modo di essere".

Ha parlato della vittima e del suocero arrestato anche il sindaco Raffaele Scicio: "Conosco entrambe le famiglie – ha detto – sono persone rispettabili, integrate nella nostra comunità. Non c'era mai stato alcun problema. Conosco anche il suocero, in pensione da un paio di anni e prima dipendente dell'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali. Non so davvero cosa possa essere accaduto".

E poi su Facebook il primo cittadino ha aggiunto di essere sconvolto "ma anche arrabbiato, demoralizzato: ci impegniamo a sensibilizzare la nostra comunità contro la violenza di ogni genere poi ci ritroviamo un giovane padre ucciso in questo barbaro modo".

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