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Chi è Valentina Cirelli, imprenditrice e attivista arrestata in Guinea-Bissau: la Farnesina segue il caso

Un’attivista e imprenditrice italiana, Valentina Cirelli, è stata arrestata in Guinea-Bissau la scorsa settimana. Nata a La Spezia da padre italiano e madre guineana, la 48enne sarebbe accusata di aver preso parte a manifestazioni con atti vandalici ai danni di una società cinese, titolare di una concessione per l’estrazione di minerali. La Farnesina sta seguendo il caso.
A cura di Eleonora Panseri
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L'imprenditrice e attivista Valentina Cirelli
L'imprenditrice e attivista Valentina Cirelli

Un'attivista e imprenditrice italiana, Valentina Cirelli, è stata arrestata in Guinea-Bissau la scorsa settimana. La donna si troverebbe al momento in buone condizioni di salute, come sembra abbia riferito lei stessa telefonicamente all'ambasciatrice d'Italia a Dakar.

Lo hanno fatto sapere oggi, giovedì 24 aprile, fonti della Farnesina che sta seguendo il caso. Cirelli, 48 anni, nata a La Spezia da padre italiano e madre guineana, proprietaria di un albergo, è stata messa in stato di fermo il 19 aprile nella zona di Ingorè, al confine con il Senegal.

Lavora nel settore del turismo sostenibile ed è molto attiva con la sua associazione per quanto riguarda i diritti civili, in particolare nel sostegno a favore di donne e bambini, della scuola e delle coltivazioni dei terreni.

Presidente dell'associazione ambientalista Tchon Tchomano, sarebbe accusata di aver preso parte a delle manifestazioni con atti vandalici ai danni di una società cinese, titolare di una concessione per lo sfruttamento del suolo per l’estrazione di minerali.

Il giorno successivo la donna sarebbe stata portata dalla polizia a Bissau ed è tuttora in stato di arresto. Da allora ha ricevuto visite quasi quotidiane da parte del corrispondente consolare a Bissau, da ultimo nella giornata di oggi, in occasione della quale anche parlato telefonicamente con l’ambasciatrice d’Italia a Dakar, riferendo di trovarsi in buone condizioni di salute.

L’avvocato avrebbe chiesto la liberazione della connazionale in attesa che venga definita la sua posizione, riferiscono ancora le fonti. L’ambasciata d’Italia a Dakar e il corrispondente consolare a Bissau, in stretto raccordo con l’Unità Tutela della Farnesina, stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione e si mantengono in contatto con la connazionale.

La sede ha inoltre interessato le autorità guineane per chiedere informazioni sullo status di Cirelli e per chiedere che vengano garantiti i suoi diritti. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha riferito che il ministero farà "pressioni perché venga liberata al più presto in attesa della definizione del suo caso che continueremo a seguire come facciamo con tutti i cittadini italiani all’estero”, ha aggiunto.

Anche il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, sta seguendo il caso dell'arresto. "Lo scorso venerdì Valentina è stata arrestata dalle autorità di Ingoré per il semplice fatto di essere una figura attiva e una leader della comunità. Assieme a lei sono stati arrestati i capi villaggio e altre persone autorevoli che non hanno accettato il progetto di sfruttamento minerario", ha scritto in un post sui social.

"Esprimo vicinanza alla nostra connazionale e lericina. – aggiunge – Cercherò, nelle mie possibilità, di seguire la vicenda che mi auguro abbia al più presto esito positivo".

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