Chi è Valentina Boscaro, la 30enne che ha confessato l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso
Ha afferrato il coltello che il fidanzato aveva nel cruscotto dell'auto e lo ha colpito più volte fino a sferrargli la coltellata mortale al cuore. A confessare l'omicidio del 30enne Mattia Caruso, ritrovato morto nella notte tra domenica e lunedì nella propria auto a Montegrotto Terme, in provincia di Padova, è stata la fidanzata Valentina Boscaro: la 31enne è stata fermata con l'accusa di omicidio volontario.
Gli inquirenti ora dovranno ricostruire quanto accaduto quella notte quando Valentina ha chiamato i soccorsi raccontando di una presunta aggressione da parte di uno sconosciuto che poi si era dileguato lasciando Mattia sanguinante in auto. Tanti i dettagli che non hanno convinto i carabinieri del Nucleo investigativo di Padova che al culmine di un'indagine lampo hanno fermato questo pomeriggio la 31enne: “Abbiamo litigato, eravamo in macchina. Lui era fatto di cocaina. Mi ha aggredito come aveva già fatto in passato – avrebbe raccontato durante l'interrogatorio in caserma – io ho perso la testa, ho afferrato il coltello che teneva in auto e l'ho pugnalato al petto”.
Nessun precedente penale nel passato di Valentina e nessuna denuncia nei confronti del 30enne che però lei ha descritto come un uomo incline a scatti d'ira e violenze. Ed è proprio al culmine di una lite che sarebbe scattata l'aggressione secondo quanto raccontato dalla stessa donna ai carabinieri: dopo aver trascorso la serata in un locale in località Laghi Sant’Antonio di Montegrotto Terme i due sono tornati in auto. Qui è iniziato il litigio, poco dopo la 30enne avrebbe aperto il cruscotto e afferrato il coltello a scatto di proprietà della vittima colpendolo più volte, una delle quali al cuore.
A soccorrere Mattia sono stati alcuni passanti, il 30enne infatti nonostante le ferite è riuscito a mettere in moto l'auto e percorrere qualche metro prima di accasciarsi sul sedile. La fidanzata era invece scesa dall'auto e le forze dell'ordine l'hanno trovata seduta poco distante. Poi i primi racconti, le bugie, la finta aggressione, fino alla confessione arrivata quest'oggi.