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Omicidio Torremaggiore, ultime notizie

Chi è Taulant Malaj, il padre che ha ucciso la figlia di 16 anni e Massimo De Santis a Torremaggiore

Taulant Malaj ha ucciso a coltellate la figlia di 16 anni Jessica e il vicino Massimo De Santis perché convinto che la moglie avesse una relazione extraconiugale con lui. Il panettiere 45enne viveva in Italia da circa 20 anni e da dicembre lavorava a Torremaggiore (Foggia)
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ha ucciso due persone nel cuore della notte e ferito gravemente la compagna 39enne. Taulant Malaj, panettiere 45enne, ha affermato durante l'interrogatorio di aver "agito per gelosia", convinto che sua moglie Tefta avesse una relazione extraconiugale con il vicino di casa 51enni Massimo De Santis, titolare di un bar nel comune in provincia di Foggia. Malaj lo ha ucciso a coltellate e poi è tornato a casa per aggredire la compagna.

Ad impedire la morte della 39enne sarebbe stata la Jessica, figlia maggiore della coppia che ha fatto scudo alla madre con il  proprio corpo. Solo dopo aver ucciso la ragazzina di 16 anni e ferito gravemente la compagna, Malaj ha iniziato a cercare il secondo figlio, un bimbo di appena 5 anni che fortunatamente è riuscito a salvarsi.

La dinamica dei fatti è ancora da ricostruire con esattezza, ma in un video realizzato proprio durante l'omicidio il 45enne si rivolge alla moglie agonizzante, dicendole di non volerla uccidere. "Devi soffrire esattamente come tu hai fatto soffrire me" avrebbe affermato prima di iniziare a cercare il figlio più piccolo.

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Chi è Taulant Malaj, il panettiere autore della strage di Torremaggiore

Nato in Albania nel 1978, viveva da anni in Italia e da dicembre lavorava come panettiere nel comune in provincia di Foggia. Secondo quanto reso noto da alcuni conoscenti, cercava di non lasciare mai da sola Tefta che invece lavorava saltuariamente come badante presso le abitazioni di alcuni anziani del posto. La 39enne infatti non usciva quasi mai di casa da sola.

Chi lavorava con lui lo descrive come un uomo introverso e silenzioso che non aveva mai raccontato di presunti problemi in famiglia. All'apparenza, insomma, il 45enne sembrava condurre una vita del tutto normale.

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Il matrimonio con la 39enne

L'uomo e la compagna rimasta ferita nella strage vivevano in Italia da oltre 20 anni ed erano sposati da 17. Dalla loro unione erano nati i due figli di 16 e 5 anni, amati e benvoluti da tutto il paese. Jessica frequentava il liceo classico, amava studiare e trascorrere il tempo libero insieme alla madre (alla quale era particolarmente legata) e ai compagni di scuola. Il bimbo, invece, è sempre apparso più introverso. Nessuno dei due minori avrebbe mai mostrato segno di disagio.

Jessica sarebbe morta nel tentativo di difendere la madre dall'aggressione. Il suo corpo esanime è stato ripreso in un filmato che il panettiere 45enne ha poi inviato a un amico residente al nord e perfino agli utenti della chat social del paese. "Ho ammazzato anche mia figlia – direbbe nel filmato di 62 secondi diffuso online – vedete? Li ho ammazzati tutti. Guardate".

L'ipotesi degli investigatori è che l'uomo avesse maturato l'intenzione di uccidere anche il figlio minore di soli 5 anni. Il piccolo è fortunatamente scampato al massacro nascondendosi dietro un divano. Quando le forze dell'ordine hanno fermato il 45enne, stava vagando nel quartiere alla ricerca del bimbo.

Il minore è stato immediatamente affidato alle cure degli zii mentre la mamma di 39 anni è stata portata in ospedale.

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