Chi è René Benko, il magnate tirolese arrestato dopo il crac del gruppo Signa e di cosa è accusato
Il magnate immobiliare René Benko, fondatore della holding Signa Group, il più grande conglomerato immobiliare privato dell'Austria, è considerato uno dei più ricchi d’Austria. La sua ascesa inarrestabile nel settore, durata oltre un ventennio e con ramificazioni in Italia e in Germania, si è interrotta con il fallimento del gruppo per un debito di oltre 10 miliardi di euro. Le sua attività sono finite così al centro delle indagini di diverse procure in quattro paesi per corruzione e bancarotta, tra cui l'Italia che ne aveva richiesto il fermo nel dicembre scorso prima dell'arresto effettuato dalle autorità austriache
Chi è René Benko, l'imprenditore tirolese arrestato in Austria
Nato e cresciuto nel Tirolo austriaco, René Benko ben presto si è lanciato nel settore immobiliare fondando poi nel 1999 la sua società con la quale è arrivato a scalare società e giornali diventando uno dei più ricchi del Paese con rapporti con i vertici nazionali e patrimonio personale stimato in oltre 5 miliardi di dollari. Si è sposato due volte e ha 4 figli vivendo principalmente a Innsbruck ma con una tenuta anche sul lago di Garda.
La carriera di René Benko e la nascita del gruppo Signa
La sua storia imprenditoriale inizia in Austria dove fa soldi trasformando soffitti in attici di lusso. Poi si lancia sui centri commerciali e sui grandi progetti di recupero fino a diventare amico anche dell’ex premier Sebastian Kurz. Proprio l'intreccio tra imprenditoria e politica è diventato il suo stile che ha esportato anche in altri Paesi tra cui la Germania e l'Italia. Un intreccio che però, secondo gli inquirenti, era tutt'altro che lecito.
Gli affari in Austria e l'amicizia con il premier Sebastian Kurz
Gli affari in Austria gli avevano permesso di entrare nei salotti buoni e allacciare rapporti con la politica locale fino a far parte della cerchia dell’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz quando era ancora ministro degli Esteri. Con lui aveva stretto un legame molto forte avendo l'opportunità di incontrare altri capi di stato e di governo e di partecipare a missioni commerciali all'estero.
I guai finanziari del gruppo Signa e il crac miliardario
La scalata di René Benko inizia a vacillare nel 2023 e a fine anno il gruppo Signa Holding ha dichiarato fallimento per un debito di 10,3 miliardi di euro mentre Benko, costretto dagli azionisti a dimettersi, ha dichiarato l'insolvenza personale l'anno successivo. Proprio per indagare sul crac Signa, la procura anticorruzione viennese aveva avviato un'inchiesta che per circa un anno ha messo ne mirino i conti di Benko e ora sostiene che avrebbe cercato falsificare almeno una fattura per allontanare magistratura e creditori dai suoi fondi, detenuti in una fondazione. Accuse che l'uomo nega fermamente ma che lo hanno portato agli arresti
Di cosa è accusato René Benko
Se per gli inquirenti italiani René Benko sarebbe uno dei promotori dell’associazione per delinquere finalizzata alla speculazione edilizia in Trentino Alto Adige con numerosi episodi di corruzione, in Austria è accusato di associazione a delinquere in riferimento al collasso finanziario del gruppo Signa. La procura anticorruzione di Vienna contesta a Benko di essere il vero proprietario di una fondazione privata ma di averlo nascosto per l’insolvenza personale all’interno del crac del gruppo. Intanto la sua rete di fondazioni è nel mirino anche degli investigatori nel Liechtenstein che indagano per un eventuale riciclaggio di denaro. In Germania, invece, le Procure di Berlino e Monaco lo hanno messo nel mirino per il crac di un famoso e storico centro commerciale.