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Chi è Lorenza Guttadauro, la nipote di Messina Denaro nominata avvocato del boss

Lorenza Guttadauro è figlia della sorella del capo di Cosa Nostra. Da giugno si è occupata degli interessi legali dello zio e sarà sempre lei a seguire tutti gli adempimenti burocratici dopo la morte di Mattia Messina Denaro.
A cura di Biagio Chiariello
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Con la morte di Mattia Messina Denaro spetterà a Lorenza Guttadauro, sua nipote e parente anche del capomafia palermitano Giuseppe Guttadauro, occuparsi di tutte le pratiche burocratiche per il trasferimento della salma a Castelvetrano. Lorenza Guttadauro da settimane si trova a L'Aquila, dove lo zio e cliente era detenuto in regime di 41bis e dove è rimasto ricoverato in una stanza blindata dell'ospedale San Salvatore fino al decesso.

Chi è Lorenza Guttadauro, legale di Messina Denaro

Lorenza Guttadauro è la figlia di Filippo Guttadauro e Rosalia Messina Denaro, sorella del boss di Castelvetrano. Suo marito è Girolamo Bellomo, detto “Luca”, anche lui arrestato nell’operazione Eden 2 e condannato a 10 anni in Appello. Da Palermo, secondo le accuse gestiva direttamente il traffico di droga, imponeva le ditte edili e pianificava le estorsioni per controllare il territorio. Suo nonno paterno è lo storico boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro.

Il padre Filippo fu invece arrestato nel marzo del 1994 e condannato per associazione mafiosa. Poi fu arrestato di nuovo nel luglio del 2006 e condannato in Appello a 14 anni: l’aggravante di essere il capo della cosca di Castelvetrano era caduta e i 18 anni del primo grado non vennero riconfermati.

La professionista ha anche difeso la zia Anna Patrizia, sorella di Messina Denaro, e il fratello Francesco, arrestati con l’accusa di essere il braccio operativo del capomafia.

La richiesta di ricovero in ospedale

Era stata lei all'inizio di agosto a richiedere, insieme al collega Alessandro Cerella, a richiedere il ricovero in ospedale di Mattia Messina Denaro.

"Sta male, sta malissimo. Ha un tumore al colon al quarto stadio quindi le sue condizioni di salute lo rendono completamente incompatibile con qualsiasi detenzione all'interno di un carcere" aveva detto Cerella a Fanpage.it a proposito delle condizioni di salute dell'ex boss 61enne

Gli stessi legali avevano poi annunciato la presentazione di una richiesta di scarcerazione proprio perché il quadro clinico non era compatibile con la detenzione, ma il capomafia non ha comunque mai lasciato l’ospedale dall’8 agosto.

La richiesta di trasferimento del corpo a Castelvetrano

Dopo il decesso dello zio a L’Aquila è arrivata come detto Lorenza. È lei che si sta occupando di tutti gli adempimenti burocratici.

Il prossimo passaggio sarà l’autopsia sul corpo del capomafia, disposta dalla procura locale di concerto con i colleghi di Palermo. A seguire la salma verrà restituita alla famiglia e sarà dato il nulla osta per il trasferimento del corpo

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