Chi è il cardinale Anders Arborelius, il carmelitano svedese da ex luterano a protagonista del Conclave

Tra i nomi che più rimbalzano sui media di tutto il mondo per il totopapa c'è quello di Anders Arborelius. Il cardinale svedese, 75 anni, potrebbe infatti essere tra i protagonisti del conclave, che comincerà il prossimo 7 maggio e che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, morto il 21 aprile scorso a causa di un ictus.
Chi è Arborelius, cardinale svedese tra i papabili al Conclave
Classe 1949, nato a Sorengo, nel Canton Ticino, ma cresciuto a Lund in Svezia, il nome di Arborelius è sempre più presente tra coloro che potrebbero prendere il posto di Bergoglio al soglio pontificio. La sua è una storia di conversione. Cresciuto infatti come luterano protestante, a 20 anni di convertì al cattolicesimo, per questo è stato il primo porporato svedese della storia dai tempi della riforma luterana e primo cardinale dei Paesi nordici europei.
La conversione e la nomina a vescovo con Giovanni Paolo II
Arborelius è stato infatti battezzato nella comunità luterana, ma col tempo è stato sempre più attratto dalla chiesa cattolica. Si convertì a 20 anni nel 1969. Poi, nel 1971 è entrato nell’ordine dei carmelitani scalzi. All’origine della sua vocazione carmelitana c’è il fascino spirituale di santa Teresa di Lisieux, scoperto attraverso la lettura di Storia di un’anima. È divenuto sacerdote l’8 settembre 1979 a Malmoe, poi il 17 novembre 1998, dopo 20 anni di servizio sacerdotale, Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Stoccolma. Tra il 2005 e il 2015 è stato presidente della Conferenza episcopale della Scandinavi e membro della commissione di presidenza del Pontificio consiglio per la famiglia tra il 2002 e il 2009 e consultore del Pontificio consiglio per i laici dal 21 gennaio 2014. Infine, da Papa Francesco è stato creato Cardinale nel Concistoro del 28 giugno 2017, del Titolo di Santa Maria degli Angeli.

Per motto episcopale ha scelto In laudem gloriae – "A lode della sua gloria". Perché, ha spiegato, "tutto ciò che sono e sarò è espressione della gloria del Dio trino", aggiungendo: "Penso che il primo dovere e il nostro privilegio sia di onorare e glorificare Dio, ed è una cosa che è stata un po’ dimenticata. L’uomo non viene mai ridotto da questo aspetto, ma al contrario, cresce, diventa più libero e più felice. Uno dei miei più grandi desideri è aiutare le persone a scoprirlo".
Arborelius: "Io prossimo papa? Illusorio"
Intervistato nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, alla domanda su cosa ne pensasse del fatto che il suo nome sia tra i favoriti per il conclave ha risposto: "È illusorio pensare che venga scelto qualcuno proveniente da questa parte del mondo. Se mai dovesse succedere, mi rivolgerò allo Spirito Santo per sapere in che direzione andare". Sulla sua nomina a cardinale voluta da Papa Francesco ha detto: "Il Papa voleva che la Chiesa si espandesse anche nei contesti più piccoli, ed è molto stimolante pensare che anche le piccole Chiese locali, povere e trascurate, siano una realtà viva. Fa parte della visione cattolica includere, non escludere".