Chi è Giovanni Barreca, l’uomo che ha ucciso la moglie e i due figli per liberarli del demonio
Il 54enne Giovanni Barreca è stato arrestato dopo aver confessato di aver ucciso in casa ad Altavilla Milicia la moglie Antonella Salamone, di tredici anni più giovane, e i due figli minorenni di 5 e 16 anni Emmanuel e Kevin, durante un rito per liberarli dal demonio. Con lui arrestati l’altra figlia di 17 anni e una coppia di fanatici religiosi suoi amici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che avrebbero partecipato ai riti e ai delitti, oltre all'occultamento del cadavere di Antonella, bruciato e sepolto. I quattro, a vario titolo, sono indagati per omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo, che di mestiere fa il muratore e l'imbianchino, ha confessato il delitto chiamando i carabinieri e facendosi trovare nella vicina Casteldaccia. Quanto è stato arrestato era in stato confusionale e ha dato versioni contrastanti, facendo riferimenti a strane presenze in casa e al demonio. Per questo si è fatta largo l’ipotesi di fanatismo religioso e di una setta dietro la strage di Altavilla Milicia.
Chi è Giovanni Barreca, l’uomo ossessionato dal demonio che ha sterminato la sua famiglia
Giovanni Barreca avrebbe spiegato che doveva liberarsi della presenza del demonio in casa e che probabilmente i familiari erano posseduti da Satana. Elementi che hanno spinto gli inquirenti a dare peso a un contesto di fanatismo religioso o di una setta. L’uomo, che in passato aveva vissuto anche fuori regione con la moglie, sui social condivideva frequentemente immagini sacre di Gesù e passi biblici, oltre a immagini di vita comune con moglie e figli. Altrettanto spesso nei post inneggiava a Dio e sottolineava la decadenza dei costumi attuali della società e una presunta via di salvezza nella religione.
Il legame di Giovanni Barreca con i complici Sabrina Fina e Massimo Carandente
Nel mirino degli inquirenti anche il rapporto tra il 54enne reo confesso e una coppia di amici a cui sarebbe stato fortemente legato proprio dal fanatismo religioso. Gli inquirenti hanno fermato i due e stanno vagliando la loro posizione. L'ipotesi è che potrebbero aver spinto l’omicida a credere che in casa sua vi fossero presenze demoniache da cui doveva liberarsi ma anche che lo abbiano aiutato nel compiere il triplice delitto. “Sono successe situazioni complicate ad Antonella” dicevano i due coniugi in alcuni audio dopo la strage di Altavilla. "Volevo liberarli dai demoni", ha detto ai carabinieri Giuseppe Barreca. "Lui era molto religioso e frequentava una comunità evangelista" raccontano alcuni parenti, rivelando anche di liti in casa per problemi economici dopo il trasferimento della coppia in Sicilia da Novara, dove vivevano fino ad alcuni anni fa.
Come si comportava Giovanni Barreca con la moglie e con i figli prima della strage
"Lui era molto religioso. Lavorava tanto. Lei faceva la badante. Ancora non riusciamo a comprendere", hanno spiegato alcuni parenti, mentre altri hanno parlato di frequenti liti in casa dove non c'era una situazione serena. Il 54enne, che lavorava come imbianchino arrangiandosi però in piccoli lavoretti in paese, era sposato con la vittima dal 2007 e con lei era stato a Novara prima di trasferirsi in Sicilia circa cinque anni fa dove avevano avuto il terzogenito. Era considerata una famiglia molto religiosa legata al mondo evangelico. Dall'amministrazione comunale confermano che avevano difficoltà economiche e per questo la donna aveva ricevuto anche un breve incarico per le pulizie in Comune. Nell'ultimo periodo, però, pare che l'uomo fosse diventato più violento e ossessionato da Satana.
I particolari della terribile vicenda di Altavilla Milicia sono atroci. I due minori sarebbero stati strangolati nel sonno, uno addirittura con una catena, e prima torturati. Il corpo senza vita della donna invece è stato trovato carbonizzato e seppellito nei terreni che circondano la casa, sarebbe stata uccisa e bruciata, come era emerso dai primissimi racconti che l’uomo ha fatto di fronte ai carabinieri che lo arrestavano. Prima di morire, per giorni, le tre vittime avrebbero subito torture con diversi oggetti, tra cui un phon, delle catene e attrezzi da camino incandescenti.
Il triplice omicidio è stato scoperto attorno alle 3 di notte, ma sarebbe avvenuto in più momenti nei giorni precedenti. Secondo il racconto della figlia 17enne di Giovanni Barreca e della vittima Antonella Salamone, lei e i fratelli avrebbero partecipato alle torture sulla madre prima che i due più piccoli fossero torturati e uccisi a loro volta.