Chi è Federica Gagliardi, la “dama bianca” di Berlusconi
Ventiquattro chili di cocaina purissima trasportati nel bagaglio a mano, di ritorno da un viaggio in Sudamerica. La Guardia di Finanza dell'aeroporto di Fiumicino ha però fiutato qualcosa che non andava e ha fatto scattare l'arresto. Protagonista della vicenda è Federica Gagliardi, nota come la "dama bianca" di Silvio Berlusconi. La donna è diventata celebre nel 2010: i fotografi, infatti, la immortalarono al fianco del Cavaliere durante la trasferta al G8 di Huntsville, in Canada. In quell'occasione l'avvenente signorina ricopriva il ruolo di "responsabile della segreteria del segretario generale della Regione Lazio”. C'è da dire che il viaggio oltreoceano se l'era "guadagnato". La gagliardi, infatti, faceva parte del comitato elettorale per il sostegno di Renata Polverini alla presidenza della Regione Lazio. In quell'occasione strappò una promessa: in caso di vittoria avrebbe desiderato – come ricompensa, un viaggio all'estero in occasione di una "missione internazionale".
Le cose come noto si misero bene per l'ex sindacalista Polverini, che divenne governatrice e ricompensò la Gagliardi. Come ricorda Il Fatto Quotidiano la sua presenza venne motivata come una sostituzione di un'altra segretaria del Presidente del Consiglio: quello che è certo è che la bionda non passò inosservata dagli altri diplomatici presenti in Canada, che la ricordano seduta dietro al premier italiano durante il rinfresco. Non solo: il viaggio proseguì e dopo il Canada la 28enne seguì il Cavaliere anche in Brasile e a Panama. Le "dicerie" non tardarono ad arrivare. Si iniziò a dire che fosse anche lei una delle olgettine, ma la Gagliardi non la prese bene e in un'intervista a Oggi di quel viaggio tra i grandi del mondo raccontò: "È stato istruttivo, basta con questo chiacchiericcio". E a chi le chiedesse come avesse fatto ad arrivare così in alto in così poco tempo disse: "Ho fatto un sacco di gavetta, anche in uno studio legale". Non solo: prima di Berlusconi collaborò con un assessore di Veltroni quando era sindaco di Roma, venne candidata nelle fila dell'Italia dei Valori e non si fece mancare neppure una puntatina in Alleanza Nazionale. A chi glielo domandava, rispondeva: "Se farò politica? Per adesso mi preparo, certo mi piace. Ma chissà, non ho la palla di vetro". Finì per sostenere Bruno Tabacci durante le primarie del PD: "E' una persona seria – diceva di lui – e poi è cattolico e conservatore. Lo considero il mio mentore. Da lui ho trovato, diversamente da quanto accade nel Pdl, la reale valorizzazione del merito". Cosa sia successo poi, e come mai abbia finito col trasportare chili di cocaina, nessuno lo sa.