Chi è Federica Bianco, l’Italiana che studierà gli Ufo per conto della Nasa: astrofisica e pugile
La commissione voluta dalla Nasa per lo studio degli Ufo o meglio per i cosiddetti “fenomeni aerei non identificati” (Unidentified Aerial Phenomena, Uap), sta per prendere il via. I lavori inizieranno il prossimo 24 ottobre e coinvolgeranno 16 esperti, scelti appositamente dall’agenzia spaziale statunitense, tra cui figura anche una italiana. Si tratta di Federica Bianco, astrofisica, professoressa universitaria ed esperta di stelle ma anche appassionata di ring e pugile professionista.
Di origine genovese e con una laurea in astronomia all’Università di Bologna, Federica Bianco in realtà è un cervello in fuga e da tempo ha lasciato l’Italia per gli Stati Uniti dove ha conseguito un dottorato presso l’Università della Pennsylvania, ha condotto e coordinato diversi studi, diventando professoressa a contratto all’Università del Delaware, ovviamente nel Dipartimento di Fisica e Astrofisica.
Bianco, che ha pubblicato più di cento articoli specializzati nel settore, nel corso della sua carriera accademica ha condotto studi per la Smithsonian Institution e per il Center for Cosmology and Particle Physics (CCPP) della New York University vincendo una borsa di studio del Dipartimento di energia per lo “Sviluppo innovativo nelle scienze applicate relative all'energia".
Esperta di scienza dei dati, Federica Bianco è anche la coordinatrice del Large Synoptic Survey Telescope Science Collaboration(LSST), una rete di oltre 1.500 scienziati con sede in Cile volta a studiare il cielo notturno nell'emisfero sud e a scoprire nuove stelle e galassie a partire dal prossimo anno. Quando non studia però si può trovare sul ring, dove si è fatta un nome come "The MadScientist".
Dal prossimo 24 ottobre lavorerà allo studio indipendente della Nasa sugli Ufo che durerà nove mesi con l’obiettivo di trovare un modo di utilizzare i dati raccolti negli anni per fare luce su fenomeni celesti apparentemente inspiegabili. “Capire i dati che abbiamo sui fenomeni aerei non identificati è fondamentale per aiutarci a trarre conclusioni scientifiche su ciò che sta accadendo nei nostri cieli: i dati sono il linguaggio degli scienziati e rendono spiegabile l’inspiegabile”, afferma il responsabile delle missioni scientifiche della Nasa, Thomas Zurbuchen.
“La Nasa ha riunito alcuni dei principali scienziati del mondo, professionisti dei dati e dell’intelligenza artificiale, esperti di sicurezza aerospaziale, tutti con un compito specifico, che è quello di dirci come applicare la scienza e i dati agli Uap” ha aggounto il coordinatore dello studio, Daniel Evans