Chi è e come si giustifica l’uomo che nascondeva 800mila euro in buste di plastica: “Risparmi di famiglia”
Era già conosciuto alle forze dell'ordine l'uomo fermato sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce dalla Guardia di Finanza che ha trovato nella sua auto 229mila euro e nella sua casa oltre 633mila euro, tutto in contanti. Avrebbe un passato da narcotrafficante ma quando le Fiamme Gialle gli hanno chiesto la provenienza di questi soldi lui avrebbe risposto con un secco: "Sono risparmi di famiglia". Poi il silenzio. Intanto procedono le indagini dei militari che faranno tutti gli accertamenti del caso per confermare o smentire la versione dell'uomo.
Stando alle informazioni della Guardia di Finanza, i soldi trovati nell'auto erano in una busta sottovuoto al cui interno c'erano altri "pacchetti" di denaro con banconote di diversi tagli. Gli accertamenti sul posto hanno subito notato una netta sproporzione patrimoniale, così in poco tempo è scattato il sequestro. E non solo di quei soldi: la perquisizione è proseguita in casa del fermato e in un armadio, in un trolley, sono stati trovati oltre 633mila euro suddivisi in sacchetti di plastica. Sempre in contanti e sempre in questo caso, secondo la versione dell'uomo, risparmi di famiglia. Giustificazione che non ha convinto la Guardia di Finanza che ha proceduto con il sequestro dell'intera somma.
L'uomo non solo era conosciuto per i suoi precedenti da narcotrafficante ma era anche sconosciuto al fisco. Dovrà ora difendersi dall'accusa di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, in concorso molto probabilmente con altre persone ancora da identificare. Le indagini vanno avanti: si dovrà chiarire la vera origine di una cifra così alta in contanti e capire da quanto tempo i soldi erano nascosti nell'armadio. Si sa al momento che l'uomo faceva diversi viaggi di andata e ritorno nel suo Paese d'ordine, l'Albania. L'uomo con la famiglia vive in centro a Lecce da tempo.