Chi è Cesare Buonamici, fratello della giornalista Cesara e imprenditore oleario
Si chiamano Cesare e Cesara i due fratelli che in questi giorni sono diventati loro malgrado protagonisti delle cronache nazionali. Lui, imprenditore oleario 60enne, è stato denunciato dalla sorella Cesara Buonamici, noto volto del Tg5 e di recente opinionista del Grande Fratello. Buonamici ha denunciato il fratello per stalking e atti persecutori dovuti ad alcune divergenze sulla gestione delle proprietà sulle colline di Fiesole, cointestata ad entrambi.
Cesare Buonamici è noto per la fondazione dell'azienda agricola che porta il nome della famiglia e per essere il presidente di Coldiretti Firenze e Prato. L'azienda da lui fondata è specializzata in particolare nella produzione di olio. Ora il 60enne è stato rinviato a giudizio con l'accusa di stalking: secondo la difesa della sorella, l'uomo avrebbe deviato le telecamere situate nei pressi della proprietà agricola sull'abitazione nella quale vivono sua sorella e il marito per spiarli. Inoltre avrebbe cercato di accedere ad informazioni sul conto bancario della sorella, tentando perfino di ottenere documentazione privata portando la madre nell'istituto di credito.
Chi è Cesare Buonamici, fondatore dell'Azienda Agricola Buonamici e presidente di Coldiretti
Cesare Buonamici nasce nel 1964 da Rosa ed Enrico Buonamici. La sua, esattamente come quella della sorella Cesara, è stata un'infanzia agiata in una famiglia nobile fiorentina. L'uomo è il fratello minore della giornalista volto del Tg5 ed è anche presidente di Coldiretti Firenze e Prato.
Buonamici dirige l'impresa familiare specializzata nella produzione di olio nella frazione di Montebeni. Proprio l'attività di famiglia avrebbe creato dissapori tra i due fratelli, tanto da portare la giornalista di Mediaset a denunciare il fratello per molestie e atti prevaricatori iniziati a suo dire nel 2020.
Perché è stato denunciato Cesare Buonamici e come risponde alle accuse
Cesara Buonamici ha denunciato il fratello per staliking e molestie. Secondo la giornalista, dal 2020 il fratello avrebbe orchestrato contro di lei e suo marito Joshua Kalman veri e propri atti persecutori, deviando le telecamere dell'azienda sulla sua abitazione per spiarla e controllare chi ricevesse in casa. Alla base dei dissapori, divergenze sulla gestione della proprietà di famiglia che, oltre all'azienda produttrice di olio, comprende anche una villa.
Il 60enne avrebbe inoltre tentato di accedere alle informazioni sui conti correnti bancari della sorella, facendosi accompagnare in banca dalla madre. Buonamici sarebbe andato su tutte le furie quando il direttore si è rifiutato di fornire informazioni sui conti della giornalista. L'uomo avrebbe inoltre opposto resistenza alla richiesta della sorella di celebrare le sue nozze con Kalman nella casa di famiglia per poi desistere grazie all'intercessione dei legali.
Il 60enne ha risposto alla denuncia della sorella, affermando che le accuse "sono infondate". "Non ho mai stalkerizzato nessuno, tanto meno mia sorella. È profondamente ingiusto che il mio lavoro, la mia reputazione e la mia vita siano messi in discussione da accuse infondate".