Chi è Andrea Pascolini, direttore generale dell’azienda Urbani Tartufi
“Temperamento serio, a volte un po’ burbero, lotta ogni giorno per tre grandi macroscopici obiettivi: organizzazione, efficienza, sviluppo”, così l’azienda Urbani Tartufi presenta il suo direttore generale Andrea Pascolini, protagonista del secondo appuntamento di “Boss in incognito”, il docu-reality di Rai 2. La trasmissione tv, che racconta una settimana di lavoro di proprietari o dirigenti all’interno delle loro aziende sotto mentite spoglie e al fianco dei loro dipendenti, infatti vede come protagonista il gruppo umbro leader nella raccolta e trasformazione del tartufo nel mondo.
Questa volta a rappresentare l’azienda non è stato scelto proprietario o amministratore delegato, in quanto troppo riconoscibili, ma appunto il direttore generale Andrea Pascolini. Si tratta di un manager che, dopo varie esperienze in diverse aziende, è approdato al gruppo nel 2014 come Direttore finanziario, arrivando poi al vertice della direzione generale nel 2019.
Chi è Andrea Pascolini, la carriera del direttore generale della Urbani Tartufi
Laureato all’Università degli Studi di Perugia in Economia e Legislazione d'Impresa e poi specializzatosi alla Luiss Business School con un Executive Master in Business Administration, Andrea Pascolini inizia la sua carriera lavorativa come semplice impiegato amministrativo dopo una breve esperienza come Private Banking Officer. Dopo diverse esperienze come Responsabile amministrativo e finanziario e Consigliere di amministrazione in diversi gruppi, è approdato a Urbani Tartufi nel 2014.
Nel gruppo del tartufo, ricopre in poco tempo il ruolo più apicale, controllando tutti gli ambiti italiani ed esteri di maggiore rilievo. “È un manager di stampo “lean” e impronta la sua giornata di lavoro a rendere ogni processo snello e comprensibile, con un’ottima capacità di relazionarsi col suo team, ha portato coesione ed entusiasmo in azienda” spiegano dal gruppo. Urbani Tartufi, con sede a Scheggino domina oggi il 70% del mercato mondiale del tartufo, vantando un fatturato di 80 milioni di euro e 150 dipendenti nella sola sede umbra.
La storia dell'azienda Urbani Tartufi
La storia del gruppo inizia nel 1852 quando Costantino Urbani comincia a esportare tartufi freschi in Francia. In pochissimo tempo l’esportazione si amplia a tutta la Francia, Germania e Svizzera e in parallelo in Italia. Seguendo le orme del nonno e del padre, Carlo Urbani Senior porta avanti l’attività con l’aiuto insostituibile della moglie Olga Senior, diventando di fatto il pioniere della tartuficoltura in Italia. Grazie a loro nasce l’azienda Urbani Tartufi, organizzata attorno alle preziose figure dei cavatori. L'azienda passa di generazione in generazione e resta sotto il controllo della famiglia Urbani fino all’attuale generazione composta da Olga, che è presidente, e Giammarco Urbani, che è amministratore delegato.