Chi è Alessandra Zorzin, la mamma di 21 anni uccisa con un colpo di pistola a Montecchio Maggiore
È sorridente e felice, con la sua bimba di 2 anni in braccio, Alessandra Zorzin, la 21enne uccisa a Montecchio Maggiore, nel Vicentino, con un colpo di pistola al volto. Così appare nell'ultima foto profilo su Facebook, aggiornata solo due giorni fa, ignara di quello che le sarebbe successo: il marito nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 15 settembre, l'ha trovata nel suo letto, riversa in una pozza di sangue e con una ferita procurata da un proiettile che la ha sfigurato il viso. È stato allertato dai loro vicini, che avevano sentito la ragazza litigare con un uomo, e poi uno sparo. La loro bambina, in quel momento, era a scuola, lui a pranzo dai genitori ed Alessandra era rimasta da sola in casa.
Il killer di Alessandra ancora in fuga
Cosa sia successo oggi nella casa dove Alessandra e suo marito si era trasferiti da poco più di un anno nella frazione di Valdimolino è al vaglio degli inquirenti. Ciò che è certo è che il killer, dopo averla uccisa, è scappato via a bordo di una Lancia Y scura. Al momento è ancora ricercato e gli sforzi delle forze dell'ordine si stanno concentrando nelle zone del Garda, dove sarebbe stato avvistato. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe di un uomo sui 40 anni del padovano, in possesso dell'arma del delitto per motivi di lavoro, probabilmente si tratta di una guardia giurata, che conosceva la vittima, anche se da poco. Alcuni vicini, che lo hanno visto scappare via dopo aver sentito lo sparo, hanno dichiarato che non era la prima volta che entrava a casa di Alessandra.
Sui social tutto il suo amore per la figlia
Alessandra Zorzin aveva 21 anni e faceva la parrucchiera. Tante le foto con la sua bambina che ha condiviso sui social nel corso degli ultimi anni, bellissima, bionda e sorridente, che la nonna chiama affettuosamente "la mia piccola donna". Una vicenda terribile, che ha lasciato sotto choc la comunità locale. "È un fatto che ci lascia senza parole – ha detto Gianfranco Trapula, il sindaco di Montecchio, – non conoscevo personalmente Alessandra, stiamo pensando al dramma che vivrà la bambina piccola e tutta la famiglia. È un atto veramente incomprensibile. Prima di uccidere una persona ci sono tante cose che si sono possono fare".