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Chi è la 58enne uccisa a Vago di Lavagno: accanto al cadavere il figlio 15enne ferito

Resta avvolta dal mistero la morte della 58enne trovata senza vita nella sua casa di Vago di Lavagno (Verona). Accanto al cadavere, il figlio 15enne gravemente ferito. A lanciare l’allarme i vicini dopo aver sentito degli spari: “Nessuno immaginava una tragedia simile”.
A cura di Ida Artiaco
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Si chiamava A.S. la 58enne trovata senza vita nella sua casa di Vago di Lavagno, frazione di Verona. Accanto alla 58enne, pensionata, il figlio 15enne che è rimasto gravemente ferito e che al momento lotta tra la vita e la morte. Il suo decesso resta avvolto dal mistero, anche se gli inquirenti hanno parlato di "dramma familiare". Di certo si sa che i vicini di casa ieri hanno allertato le forze dell'ordine dopo aver sentito degli spari provenire dall'abitazione, che si trova in via Galilei.

Per lei non c'è stato nulla da fare, ma accanto al cadavere della donna c'era il figlio 15enne, con gravissime ferite e in una pozza di sangue. Al momento si trova ricoverato all'ospedale di Borgo Trento. Ancora da chiarire la dinamica di quanto successo, la cui ricostruzione è al vaglio degli inquirenti guidati dal sostituto procuratore di Verona, Paolo Sachar. Fondamentale sarà la testimonianza del marito della donna e padre del 15enne, un vigile del fuoco di 60 anni, che alcune indiscrezioni inizialmente avevano dato come possibile sospettato, ma che i carabinieri hanno subito chiarito non c'entra con la vicenda.

La donna aveva lavorato fino a qualche tempo fa come centralinista in un call center e poi era andata in pensione. Era molto impegnata nel sociale, da tempo presiedeva l'associazione "Mamme volenterose di Lavagno", un gruppo che si occupa di volontariato e contrasto a ogni forma di violenza e che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato una immagine con un fiocco nero simbolo di lutto. "Lo scorso anno aveva organizzato la camminata contro la violenza sulle donne in occasione dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Era sempre in prima linea, con il suo sorriso gentile e il suo amore smisurato per il figlio. Amava il suo bambino, ormai un ragazzo, più della sua stessa vita. Era orgogliosa di lui per i suoi successi a scuola", ha raccontato la presidente dell’associazione Carmela Napolitano.

La sua era una famiglia come tante, anche se non mancavano le incomprensioni. Come riporta Il Corriere del Veneto, un vicino aveva sentito litigare la donna col figlio 15enne ma "nessuno immaginava che in quegli istanti stesse per consumarsi una tragedia simile. Siamo davvero tutti increduli". Le indagini continuano.

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