Chi dorme non piglia pesci: i personaggi famosi che dormono poco e hanno successo
Chi crede che la sveglia sia il suo peggior nemico e che per dare il meglio di sé durante la giornata bisogna dormire almeno 9 ore a notte si sbaglia di grosso. A confermalo è la storia, recente e passata: alcuni dei personaggi più famosi e importanti di sempre hanno, infatti, raccontato di riposare pochissimo, massimo quattro o sei ore ogni notte. Qualche esempio? Già Leonardo da Vinci sfruttava il metodo Uberman, si concedeva, cioè, una siesta di 20-40 minuti ogni quattro ore, Barack Obama non supera le sei ore di sonno e Silvio Berlusconi non va oltre le quattro ore secche. Insomma, forse il famoso detto popolare del "chi dorme non piglia pesci" non è solo frutto di pura immaginazione, ma potrebbe avere un fondamento di verità, come sottolinea per altro anche una recente indagine dell'americana National Sleep Foundation sull'argomento.
Ecco, allora, le abitudini di alcuni volti noti che vi faranno apparire le vostre notti insonni meno pesanti, sfruttando questo periodo di tempo a vostro vantaggio. Potrete, ad esempio, fare attività fisica, rispondere alle mail in sospeso oppure tentare la fortuna su StarCasinò grazie a Casinò Night, che premia i giocatori notturni con una fantastica ricarica. Basta effettuare un deposito tra l'01:00 e le 05:00 sulla piattaforma dedicata per ricevere un bonus extra del 20% fino a 100 euro.
Tim Cook: sveglia alle 3:45 tutte le mattine
Per Tim Cook, Ceo di Apple, non deve essere stato facile prendere il posto del suo predecessore, Steve Jobs. Per tenere tutto sotto controllo, ha deciso di rinunciare a qualche ora di sonno. Ha infatti dichiarato di svegliarsi tutte le mattine intorno alle 3:45, dopo aver riposato il minimo indispensabile: solo in questo modo riesce a rispondere personalmente alle circa 800 e-mail che arrivano tutti i giorni al suo indirizzo di posta elettronica.
Cristiano Ronaldo e il metodo Littlehales
Il campione portoghese della Juventus, cinque volte Pallone d'oro, ha confidato che uno dei segreti della sua forma fisica risiede nel sonno. Da anni per riposare utilizza il cosiddetto "metodo Littlehales", dal nome del suo sleep coach, che non solo fa cadere il dogma delle 9 ore di sonno consecutive, ma le sostituisce con cinque microsonni da 90 minuti da distribuire nel corso delle 24 ore della giornata e da effettuare in posizione fetale e in lenzuola freschissime.
Donald Trump: mai più di 3 ore a notte
Il presidente degli Stati Uniti, classe 1946, non ama molto dormire: a lui, come ha dichiarato, bastano solo 3 ore a notte. Una pratica, questa, che adoperava fin da quando era un imprenditore di successo. "Mi sveglio poco dopo essermi messo a letto – ha detto in un'intervista ai media locali – dopodiché vado in giro e cerco motivi per uscire". Anche il suo predecessore, Barack Obama, non dormiva molto, ma massimo sei ore a notte, per prepararsi al meglio agli incontri in agenda durante la giornata.
Silvio Berlusconi e i riposini pomeridiani
Massimo quattro ore a notte dorme Silvio Berlusconi. Recupera, tuttavia, facendo dei riposini durante la giornata. Il Cavaliere si avvicina così alle due ore secche del recordman storico Nikola Tesla, pioniere della seconda rivoluzione industriale, a cui si deve l’invenzione della corrente elettrica alternata, e di Leonardo da Vinci, che pure faceva un riposino di circa 20-30 minuti ogni 4 ore, necessario per ricaricarsi senza fermarsi per lunghe ore notturne.
Anna Wintour: tennis prima di andare a lavoro
La regina, e direttrice, di Vogue America, Anna Wintour, non va mai a dormire dopo le dieci di sera, ma la sua sveglia suona sempre alle cinque in punto. Il suo riposo notturno dura cioè intorno alle sei ore. Per iniziare al meglio la sua lunga giornata di lavoro si dedica al tennis prima di recarsi in ufficio e di buon mattina.
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