Chi assume le funzioni del Papa fino all’elezione del nuovo Pontefice dopo la morte di papa Francesco

Il Papa è morto, l’anello del pescatore, simbolo della funzione petrina è stato rotto, ma la Chiesa cattolica non è rimasta senza una guida. Sotto il profilo teologico, il Papa è “solo” il vicario di Cristo e Dio resta a capo della comunità dei fedeli. Sotto un profilo più terreno, è necessario che un uomo guidi la Chiesa fino all’elezione del nuovo pontefice, che avverrà nel giro di qualche settimana.
Questo ruolo spetta al cardinale camerlengo, l’irlandese Kevin Joseph Farrell, che presiede la cosiddetta “Camera Apostolica”. Sarà proprio Farrell ad accertare ufficialmente la morte del Pontefice alla presenza di alcuni altri prelati e a pronunciare le frasi di rito a frase in latino tra cui “vere Papa mortuum est”, cioè “il Papa è veramente morto”. Lo stesso Farrell, stamane, ha comunicato al mondo la morte del pontefice.
Adesso toccherà a lui prendere possesso del Palazzo Apostolico Vaticano e di altre proprietà pontificie come i Palazzi del Laterano e di Castel Gandolfo. Si occuperà, poi, di organizzare l’esposizione del corpo di Francesco e la sepoltura del pontefice.
Farrell avrà tra i suoi compiti quello di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede durante la "Sede Vacante". Farrel ha il “diritto e dovere” di richiedere da tutte le Amministrazioni dipendenti dalla Santa Sede le relazioni circa il loro stato patrimoniale ed economico, come pure le informazioni intorno agli affari straordinari, che siano eventualmente in corso, e di richiedere, altresì, dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede il bilancio generale consuntivo dell'anno precedente, nonché il bilancio preventivo per l'anno seguente. Tutti questi documenti devono essere presentati al collegio dei cardinali.
Si passerà, dopo il funerale, all’elezione del nuovo conclave, che si terrà nella Cappella Sistina, sotto gli affreschi di Michelangelo Buonarroti. Spetterà a Farrell stendere una relazione quale dichiarare l'esito delle votazioni di ciascuna sessione. Si tratta di una relazione che dovrà essere consegnata al pontefice eletto in una busta chiusa sigillata e nessuno potrà mai aprirla se non dietro espresso permesso papale. Con l’elezione del nuovo Papa il camerlengo avrà concluso il suo ruolo di “gestore temporaneo” della Chiesa universale. Fu san Giovanni Paolo II nel 1996 a promulgare la Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis circa la “Vacanza della Sede Apostolica e l'elezione del Romano Pontefice”, le cui regole saranno seguite in questa storica occasione.