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Che tempo farà a ottobre, novembre e dicembre 2024: le previsioni di lungo periodo dell’Aeronautica Militare

“Finiremo il mese di settembre con una piovosità abbastanza accentuata, che da Est si sposterà a Ovest, ma inizieremo ottobre con precipitazioni meno abbondanti e temperature che torneranno a salire”, ha spiegato il tenente colonnello dell’Aeronautica militare Guido Guidi. A Fanpage.it l’esperto ha illustrato le tendenze meteo per l’autunno. Ecco cosa ci ha detto sui mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Intervista a Guido Guidi
Tenente colonnello dell'Aeronautica militare.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, il tenente colonnello dell'Aeronautica militare Guido Guidi.
A sinistra, il tenente colonnello dell'Aeronautica militare Guido Guidi.

Dopo un'estate particolarmente calda e un mese di settembre ricco di eventi meteorologici, anche intensi (come i temporali che hanno interessato l'Emilia Romagna e le Marche), l'autunno dovrebbe portare un miglioramento delle condizioni meteo e un aumento delle temperature.

A dirlo è il tenente colonnello dell'Aeronautica militare Guido Guidi. "Finiremo il mese con una piovosità abbastanza accentuata, che da Est si sposterà a Ovest, ma inizieremo il mese di ottobre con precipitazioni meno abbondanti e temperature che torneranno a salire", ha spiegato l'esperto a Fanpage.it.

Il colonnello Guidi ha parlato delle tendenze meteo che i modelli stagionali mostrano al momento per i prossimi tre mesi, ottobre-novembre-dicembre, sia dal punto di vista delle precipitazioni che delle temperature.

Il tenente colonnello dell'Aeronautica militare Guido Guidi.
Il tenente colonnello dell'Aeronautica militare Guido Guidi.

Tenente colonnello Guidi, che estate è stata quella appena trascorsa?

Sicuramente è stata una stagione iniziata tardivamente e che ha trovato una sua stabilità alla fine di giugno. In termini di stagioni astronomiche è stata abbastanza puntuale, visto che inizia con il solstizio (21 giugno, ndr). Nel calcolo meteoclimatico, invece, un po' tardiva perché il trimestre estivo per definizione è giugno-luglio-agosto.

Nonostante questa partenza un po' stentata, nei due mesi successivi, soprattutto a luglio e nella prima metà di agosto, salvo rare interruzioni, l'estate è stata molto calda e in linea con quelle degli ultimi anni, con un'anomalia delle temperature abbastanza significativa.

Abbiamo i dati diffusi a livello globale da Copernicus che hanno confermato questa tendenza all'aumento e l'anomalia positiva. Confermiamo quindi la tendenza ad avere estati molto calde, anche se non nella loro interezza trimestrale, ma si tratta di un'anomalia scientificamente provata.

E a livello di precipitazioni?

È stata un'estate abbastanza secca al Centro, siccitosa sul Meridione (specialmente in Sicilia e Calabria), ma è stata una stagione con precipitazioni nella norma per ciò che riguarda il Settentrione, anche se è stata comunque abbastanza calda.

Il precedente periodo di siccità, pur essendo abbastanza generalizzato, era invece più marcato al Nord. Mentre quest'anno è stato l'inverso. Ma del resto le nostre regioni meridionali presentano una piovosità scarsa o del tutto assente nei mesi estivi, non c'erano possibilità che la siccità potesse cessare con l'estate.

Ora invece pare che la situazione stia cambiando perché abbiamo iniziato il mese di settembre con una piovosità abbondante e diffusa praticamente su tutto il territorio, a parte gli eventi eccezionali per l'Emilia-Romagna.

Abbiamo avuto eventi particolari?

Uno è quello della persistenza di valori molto sopra la media. Non abbiamo avuto i picchi degli scorsi anni, come i 48,8 gradi registrati nel 2021 in Sicilia. Anche se quest'anno ci sono state una persistenza e una pervasività particolari di questa anomalia.

L'altro è stato un'interruzione breve ma intensa che ha portato fenomeni meteorologici significativi, come il temporale che ha portato al naufragio del Bayesian, il superyacht affondato sulla costa della Sicilia settentrionale.

Per il trimestre ottobre-novembre-dicembre cosa ci aspetta e che segnali abbiamo per l'autunno?

Con riferimenti alla temperature, il trimestre sembra essere nuovamente in anomalia positiva, quindi con temperature un po' più alte della norma nei tre mesi. Questo significa che potrebbero essere più basse in uno e più alte negli altri due. La media dei valori darà questa anomalia positiva di circa 1 grado, per quanto riguarda l'Italia e buona parte dell'Europa Centrale.

Anomalia delle temperature prevista per il trimestre Ottobre-Novembre-Dicembre. La previsione è per valori superiori alla media del periodo di circa 1°C (Foto ECMWF)
Anomalia delle temperature prevista per il trimestre Ottobre-Novembre-Dicembre. La previsione è per valori superiori alla media del periodo di circa 1°C (Foto ECMWF)

Non sappiamo dire se quest'anomalia sarà persistente o se il periodo sarà caratterizzato da valori inferiori e superiori al grado la cui somma poi ci riporterà a 1. Quindi, pur avendo iniziato il mese di settembre con temperature sotto norma e piovosità accentuata, dovremmo poi iniziare ottobre e andare verso novembre e dicembre con valori superiori alla norma.

Con riferimento alle precipitazioni, invece, il discorso è un po' diverso. Abbiamo quella che noi tecnicamente definiamo un'"assenza di segnale". I modelli stagionali possono dirci se un parametro previsto nel trimestre sia sopra o sotto la media, ma può anche non avere nessuna di queste due indicazioni ed è questo il caso dei prossimi mesi.

La previsione delle precipitazioni non mostra scostamenti importanti dalla media del periodo trimestrale, fatta eccezione per il versante adriatico centrale e il settore ionico (Foto ECMWF)
La previsione delle precipitazioni non mostra scostamenti importanti dalla media del periodo trimestrale, fatta eccezione per il versante adriatico centrale e il settore ionico (Foto ECMWF)

Per buona parte d'Europa non c'è segnale di anomalia, né positiva e né negativa. E questo dovrebbe significare che avremo una stagione con una piovosità normale, nella media. Tenendo presente che ottobre e novembre sono normalmente molto piovosi, mentre gennaio e i seguenti lo sono statisticamente molto meno.

In questa previsione c'è un'eccezione, che riguarda il versante adriatico del Paese e il settore ionico (dove si trovano la Puglia, la Calabria, l'Abruzzo) che potrebbero avere una piovosità leggermente oltre la norma. Ma stiamo andando troppo nel particolare con uno strumento, quello dei modelli stagionali, che non riesce a essere così preciso.

E lo stesso discorso vale anche per la neve, giusto?

Sì, se c'è un segnale di precipitazioni nella norma, ci aspettiamo anche una quantità di precipitazioni nevose più o meno tipiche del periodo e bisogna tenere conto del fatto che nel periodo ottobre-novembre-dicembre c'è solo un mese con la neve. Da noi, cime delle Alpi a parte, gli eventi nevosi che raggiungono quote più basse iniziano a fine di novembre e primi di dicembre.

Le informazioni che abbiamo oggi sono tali per cui, dal punto di vista delle precipitazioni, dovremmo avere un trimestre nella norma, quindi non da eventi eccezionali, e con temperature leggermente superiori. Non c'è segnale per cui chissà quanta neve vedremo, potremmo vederne di normale rispetto al periodo del tardo autunno-inizio dell'inverno.

Gli eventi estremi dei giorni scorsi da cosa sono dipesi? Dovremmo aspettarcene altri?

Dobbiamo tenere conto del fatto che è iniziato l'autunno, una stagione spesso molto piovosa nel nostro Paese. Se si va a fare la conta degli eventi alluvionali, l'autunno vince a mani basse. Questo è il periodo delle piogge intense ma non è un caso. L'aria più fredda inizia ad arrivare in un contesto in cui il mare è ancora caldo, visto che siamo alla fine della stagione estiva.

E quest'anno il mare è stato caldo più che mai. Il contrasto è quindi stato ulteriormente accentuato, gli eventi che ne sono conseguiti sono stati condizionati anche da questo. Anche se ciò non vuol dire che gli eventi dell'Emilia Romagna seguano questo schema, è un fatto abbastanza acclarato che buona parte degli ingredienti che possono aver contribuito a questo fenomeno, come la temperatura del mare, andavano verso un'intensificazione del contributo.

È dipeso anche dal fatto che la perturbazione che ha colpito prima il Centro Europa ed è poi arrivata in Italia era eccezionalmente fredda. Questo è accaduto su un territorio, quello del Mediterraneo Centrale, che veniva da una fase molto calda, soprattutto con riferimento alla temperatura di superficie del mare.

A questo si aggiunge che l'evoluzione di questa perturbazione, che è stata chiamata "Boris", ha avuto caratteri di stazionarietà, è rimasta a lungo su una stessa porzione di territorio, poi è tornata sull'Italia e pure qui si è mossa con molta lentezza innescando delle correnti che hanno trovato l'ostacolo dell'Appennino emiliano-romagnolo e ripetendo la configurazione che aveva portato all'alluvione del maggio 2023.

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