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Che fine faranno gli animali dello Zoo di Napoli? [REPORTAGE]

Aiutare gli animali dello Zoo di Napoli acquistando dei “mattoncini virtuali”. Ecco l’iniziativa per sostenere gli ospiti del parco zoologico napoletano.
A cura di Daniela Caruso
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Tigre dello Zoo di Napoli

Pochi soldi e tanti animali da sostenere. Quale sarà il futuro dei animali dello Zoo di Napoli? Il quesito non è di certo banale, alla luce di quanto è successo negli ultimi mesi intorno al giardino zoologico di Fuorigrotta, quartiere del capoluogo campano. La Park and Leasure, società che gestisce il parco giochi dell'Edenlandia e lo stesso Zoo, appartenente all'imprenditore Cesare Falchero, è fallita. La diciannovesima sessione del Tribunale fallimentare ha dichiarato insolvente la società, affidandola al curatore fallimentare Salvatore Lauria: in mancanza di investitori, sarà disposto lo sfratto esecutivo. Una situazione critica che in questi mesi ha destato preoccupazione non solo perché i dipendenti rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, ma soprattutto perché i fondi per mantenere gli animali non sono illimitati.

Sarà possibile accedere allo Zoo di Napoli fino al 31 maggio 2012: coloro che vogliono visitare gli animali

Pavone

ospitati dalla struttura potranno farlo fino alla fine del mese corrente, secondo quanto disposto dal Tribunale, continuando a pagare regolarmente il biglietto. Il problema del sostentamento delle specie presenti nello Zoo ha smosso anche la sensibilità dei cittadini i quali, in occasione della partita di Champions Napoli-Chelsea, organizzarono una colletta per contribuire attivamente al sostentamento degli animali.

Zoowall, un muro di mattoncini per lo Zoo di Napoli: il futuro dei 300 animali ospitati dallo zoo di Napoli sta a cuore anche a Luca Eymann, amministratore unico della società Eyc@ srl, il quale ha lanciato un'iniziativa benefica per sostenere il parco zoologico. Dopo il grande successo dello spettacolo organizzato a favore di Edenlandia dalla compagnia teatrale "Troppi galli a canta'" che fa capo all'Ordine dei Commercialisti di Napoli, alla quale ha partecipato anche Nicola Graziano, giudice delegato del fallimento di Edenlandia e dello zoo, è online il sito www.zoowall.it, che consiste in un giardino zoologico virtuale, sul quale gli utenti interessati potranno acquistare un mattoncino (al costo base di 10 euro) e dare così un contributo a sostegno dello Zoo. Non è tutto: è possibile, infatti, comprare, sempre virtualmente, cibo o spazi pubblicitari (in particolare le aziende) che potranno pubblicare il proprio logo o inserire un link al proprio sito ufficiale.

Zoo wall

Leonesse

Un'adozione virtuale che sfocia nel reale: sul sito ZooWall.it, inoltre, è possibile adottare virtualmente uno o più animali presenti nello zoo e garantire loro cibo, acqua, cura e assistenza medica. Ci sono tanti animali bisognosi di sostentamento: dalle tigri ai leoni, dagli uccelli ai grandi mammiferi. I donatori potranno lasciare un messaggio o una dedica sul sito: nel portale, inoltre, è possibile visionare anche le caratteristiche relative all'animale adottato, attraverso una scheda informativa appositamente redatta. Le donazioni, trasferite sul conto corrente dello Zoo di Napoli, sono un aiuto prezioso, poiché servono a coprire le spese legate alla cura degli animali e alle spese di gestione della struttura.

L'intervento del'amministrazione comunale: a inizio mese, la giunta del Comune di Napoli ha approvato una delibera che autorizza il trasferimento della somma di 120 mila euro in favore del curatore fallimentare della società Park and Leisure, al quale è affidata la gestione dello zoo di Napoli. La somma, come si precisa nello stesso atto, servirà per salvaguardare gli animali che vivono nello Zoo di Napoli. Il finanziamento in questione si aggiunge al precedente versamento di 80 mila euro elargito sempre dal Comune di Napoli a favore del giardino zoologico.

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