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Che cos’è il delitto di scisma e perché il Vaticano accusa monsignor Carlo Maria Viganò

L’ex nunzio Carlo Maria Viganò è accusato di essere scismatico: rischia la scomunica pur non avendo rigettato alcuna verità della fede cattolica. Ecco perché.
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Carlo Maria Viganò
Carlo Maria Viganò

L’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America, monsignor Carlo Viganò, è ufficialmente accusato di scisma dalla Congregazione per la Dottrina della Fede l’ex Sant’Uffizio.

Cosa sia uno scisma per la Chiesa cattolica lo definiscono il Catechismo e il Codice di Diritto Canonico: lo scisma, dunque, è definito come “il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti”. Lo scisma è considerato la più grave delle rotture dell’unità nella Chiesa cattolica: di minore entità sono le eresie e le apostasie. Tutte e tre, però, “feriscono l’unità del corpo di Cristo” e “non avvengono senza i peccati degli uomini” in quanto “dove c'è il peccato, lì troviamo la molteplicità, lì gli scismi, lì le eresie, lì le controversie. Dove, invece, regna la virtù, lì c'è unità, lì comunione, grazie alle quali tutti i credenti erano un cuor solo e un'anima sola”

Lo scisma, dunque, non fa seguito alla negazione di verità di fede, ma a un mancato riconoscimento del ruolo del Papa. La pena è la scomunica, cioè l'esclusione dalla comunità dei fedeli e dalla partecipazione ai sacramenti. Allo scomunicato è vietato, ad esempio, accedere all’Eucarestia. Se sacerdote, lo scomunicato non può né celebrare sacramenti né esercitare funzioni in uffici o ministeri o incarichi ecclesiastici di qualsiasi genere. Lo scomunicato è in stato di peccato mortale e accedere ai sacramenti peggiorerebbe la sua situazione, configurandosi addirittura un sacrilegio.

Tuttavia, chi è incorso nella scomunica e ha creato scandalo nella comunità dei fedeli può pentirsi, rivolgendosi a un sacerdote per essere aiutato a convertirsi, accettando l’autorità della Chiesa cattolica e del Papa. Se lo scomunicato si pente, ha diritto alla remissione della scomunica da parte della Santa Sede.

Papa Francesco
Papa Francesco

Nella storia del cristianesimo sono stati molteplici gli scismi, alcuni dei quali particolarmente famosi, e hanno dato vita a differenti confessioni cristiane. Basti pensare al grande scisma di Oriente, che ha portato alla separazione tra i cattolici e gli ortodossi, che rifiutarono di riconoscere il primato petrino. Nel medioevo ebbe enorme portata lo scisma protestante, avviato da Martin Lutero e che fece distaccare dalla Chiesa cattolica milioni di persone soprattutto nel Nord Europa.

Impossibile non citare anche lo scisma anglicano, voluto fortemente da Enrico VIII perché il Papa non gli consentiva di prendere una seconda moglie, Anna Bolena: il Re decise, quindi, di proclamarsi capo della Chiesa di Inghilterra. Più recentemente, il Vaticano ha dichiarato scismatica l’intera fraternità sacerdotale Pio X, guidata dal vescovo Marcel Lefevbre, il quale, senza autorizzazione del pontefice, nel 1988 ordinò quattro nuovi vescovi. In quest’ultimo caso, Benedetto XVI rimise la scomunica nel 2009, ma la fraternità ha continuato ad essere critica nei confronti del Papa. Monsignor Viganò è attualmente considerato molto vicino a questa fraternità.

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