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Matteo Messina Denaro

Che cosa potrà fare Matteo Messina Denaro al 41-bis e che rapporti avrà con gli altri detenuti

Alessio Scandurra, esponente di Antigone, spiega quali sono le regole che devono rispettare i detenuti in regime di 41-bis: massima sorveglianza, nessun contatto con l’esterno e due ore di socialità al giorno.
Intervista a Alessio Scandurra
Associazione Antigone
A cura di Davide Falcioni
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(immagine di repertorio)
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Nella tarda serata di ieri Matteo Messina Denaro, arrestato a Palermo a seguito di una massiccia operazione condotta dai carabinieri, è stato trasferito a Pescara con un volo militare e da lì condotto nel carcere de L'Aquila, istituto penitenziario che accoglie il maggior numero di detenuti in regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro, e che anche in passato ha ospitato nomi eccellenti della criminalità organizzata come Raffaele Cutolo della nuova camorra organizzata, Francesco Schiavone detto Sandokan (esponente dei Casalesi), e in alcune occasioni anche Totò Riina.

Stando a quanto emerso nelle ultime ore Messina Denaro si trova in una delle celle singole del carcere ed ha a disposizione 10 metri quadri di spazio. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate il boss mafioso è tranquillo ed è stato affidato alle cure dei medici della Asl che operano all'interno del penitenziario.

Quello delle Costarelle è il carcere d'Italia con il più alto numero di detenuti al 41 bis. Attualmente, come riferisce l'ultimo report dell'Associazione Antigone, a L'Aquila sorgono sette sezioni 41 bis maschili (154 detenuti) e una sezione 41 bis femminile (12 detenute). Il penitenziario però ospita anche detenuti comuni.

"Il carcere duro – spiega Antigone – consiste in un catalogo di limitazioni volte a ridurre la frequenza dei contatti con l’esterno degli esponenti di vertice delle organizzazioni criminali, per evitare che, dal carcere, continuino a comandare. Si tratta dunque di uno strumento preventivo (ed infatti è applicato indistintamente a persone condannate o in attesa di giudizio), che mira a ‘isolare' la persona dal resto dell’organizzazione criminale, ma vista la rigidità del suo contenuto è evidente che assuma anche un significato repressivo-punitivo ulteriore rispetto allo status di privazione della libertà". Matteo Messina Denaro è destinato al 41-bis, come stabilito questa mattina dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Fanpage.it ha interpellato Alessio Scandurra, esponente di Antigone e responsabile dell'Osservatorio Adulti sulle condizioni di detenzione.

Come sarà la cella in cui vivrà Messina Denaro per la gran parte del tempo?

Messina Denaro vivrà in una cella singola sorvegliabile dall'esterno nella sua interezza, quindi senza "angoli bui". Generalmente lo stato di manutenzione di queste celle è buono perché destinate ad accogliere un piccolo gruppo di detenuti, e perché questi sono destinati a restare in carcere molto a lungo. In questi casi l'amministrazione penitenziaria cerca di garantire condizioni migliori rispetto a chi è sottoposto a misure cautelari o pene brevi.

I detenuti in regime di 41-bis possono avere colloqui con i familiari?

La legge stabilisce che i detenuti al 41-bis possano effettuare un colloquio al mese – solo con i familiari – dietro a vetro divisorio e videosorvegliati da un agente di polizia penitenziaria (e, su ordine dell’Autorità giudiziarie, anche eventualmente “ascoltati” dallo stesso agente). I detenuti al carcere duro non  possono fare sostanzialmente nessun'altra attività: qualcuno è iscritto ad attività scolastiche, qualcun altro all'università, ma non è previsto l'ingresso di volontari esterni né di insegnanti. Anche lo scambio del materiale didattico è controllato costantemente da agenti della polizia penitenziaria.

L'arresto del boss Matteo Messina Denaro
L'arresto del boss Matteo Messina Denaro

Messina Denaro potrà frequentare altri detenuti?

Come per tutti gli altri detenuti in regime di carcere duro anche lui avrà diritto a due ore al giorno di socialità in gruppi composti da massimo quattro persone, che devono essere sempre le stesse. Se così non fosse si configurerebbe un isolamento permanente che nel nostro sistema non è legale.

Perché non può incontrare altri detenuti?

La ratio del 41-bis, il suo stesso fondamento, non è imporre condizioni di carcere duro per i responsabili di reati gravi bensì prevenire la possibilità che alcune tipologie di detenuti intrattengano rapporti con le organizzazioni criminali di provenienza. Tutte queste misure di restrizione della libertà sono finalizzate ad evitare ogni contatto con l'esterno, ma talvolta si esagera e ci sono limitazioni eccessive: ad esempio ciascun detenuto può tenere nella propria cella un numero molto limitato di libri.

Cosa pensa l'associazione Antigone del 41-bis?

L'Italia ha una Costituzione che prevede esplicitamente che – ferme le esigenze di sicurezza della collettività – una pena detentiva non possa non avere anche una finalità rieducativa. Al 41-bis non sono detenuti solo boss irriducibili disinteressati a ogni forma di reinserimento in società, ma siamo a conoscnza anche di casi di persone protagoniste di un percorso di rieducazione. Questo percorso deve essere possibile per tutti, anche a Matteo Messina Denaro.

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