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Cgil: il 6 maggio sarà Sciopero generale

Il leader della Cgil Susanna Camusso annuncia che il 6 maggio 2011 ci sarà uno sciopero generale di 4 ore. Sono previste diverse manifestazioni territoriali.
A cura di Alfonso Biondi
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Cgil

Susanna Camusso, leader della Cgil, fa sapere da Modena che il 6 maggio 2011 ci sarà sciopero generale. Uno sciopero che durerà 4 ore e che prevede diverse manifestazioni dislocate nell'intero territorio nazionale. Per la Camusso, si tratta di una "scelta di responsabilità". Arriva quindi la conferma di una decisione che era già stata presa dal comitato direttivo nazionale della Cgil; il comitato, infatti, aveva incaricato la segreteria confederale di scegliere data e modalità dello sciopero e aveva redatto un documento in cui si leggeva che:

E' necessario rimettere al centro il tema del lavoro e dello sviluppo, riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati, riassorbire la disoccupazione, contrastare il precariato, estendere le protezioni sociali e ridare fiducia ai giovani. Serve una nuova stagione fatta di obiettivi condivisi e rispettosi della dignità del lavoro e serve definire le regole della democrazia e della rappresentanza.

Il sindacato, insomma, vuol dare una bella scossa a un governo che sonnecchia e le parole chiave su cui punta sono unione e mobilitazione. Per la Camusso, infatti, i temi sui quali protestare insieme sono molteplici e riguardano praticamente tutto il Paese: democrazia, scuola, lavoro, rispetto dei valori della Costituzione riguardano tutti e da tutti deve venire un segnale importante. E' per questo motivo che bisogna provare a discutere anche con chi è iscritto agli altri sindacati.

La situazione, come constata amaramente il segretario generale della Cgil, è tutt'altro che rosea e anche lo scenario futuro non infonde ottimismo: gli ultimi dati Istat, infatti, parlano di un tasso di disoccupazione giovanile al 29,4%. Anche gli ultimi dati dell'Inps non sembrano eccessivamente incoraggianti: nel mese di febbraio, rispetto alla frenata di gennaio, le aziende italiane hanno chiesto all'Istituto di previdenza l'autorizzazione per 70,6 milioni di ore di cassa integrazione. L'aumento rispetto al mese precedente è del 17,2% (anche se rispetto a febbraio 2010 le ore sono calate del 27,3%).

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