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Cesare Battisti protesta per il trattamento in carcere: “Poco cibo e scarsa qualità”

Attraverso i suoi legali, infatti, Battisti ha presentato ricorso al tribunale di Sorveglianza di Cagliari chiedendo che gli venga revocata la misura dell’isolamento che di fatto gli impedisce di accedere alle cucine e gli impone di consumare il cibo che gli viene consegnato preconfezionato in cella. Questa condizione, a suo dire, rischia di minare ulteriormente il suo stato di salute, già precario per precedenti patologie.
A cura di Antonio Palma
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In carcere verrebbe fornito troppo poco cibo e soprattutto pietanze di scarsa qualità e dunque dannose per la salute, è questo il motivo principale ala base delle proteste formali di Cesare Battisti, l'ex terrorista rinchiuso in isolamento nel penitenziario di Massama, a Oristano. Attraverso i suoi legali, infatti, Battisti ha presentato ricorso al tribunale di Sorveglianza di Cagliari chiedendo che gli venga revocata la misura dell’isolamento che di fatto gli impedisce di accedere alle cucine e gli impone di consumare il cibo che gli viene consegnato preconfezionato in cella.

Come spiegato dal suo legale, l'avvocato Gianfranco Sollai, questa condizione rischia di minare ulteriormente lo stato di salute di Battisti, già precario per precedenti patologie che la vita in carcere avrebbe aggravato. "Gli altri detenuti di Massama hanno la possibilità di cucinare, mentre lui no, perché è in isolamento e, dunque, non può che servirsi dei cibi preconfezionati che passa la struttura" ha spiegato il legale che ha già depositato la richiesta per ottenerne l'uscita dal regime di isolamento. Lo stesso Battisti davanti ai giudici della Sorveglianza ha spiegato di stare male, ribadendo che non si tratta di un capriccio ma di una questione di salute.

L'ex militante dei Pac, Proletari armati per il comunismo, soffre in effetti di diverse patologie e  avrebbe dovuto scontare l’isolamento solo per sei mesi ma la misura è ancora in corso per carenze strutturali. “Il regime di isolamento per lui è scaduto formalmente il 14 luglio dello scorso anno e, nonostante le nostre richieste, ancora vive di fatto isolato, senza poter fare alcune attività ricreativa né socializzare. A questo si aggiunge il problema dei pasti, perché noi siamo quello che mangiamo e se la qualità del cibo è scarsa, ne va della nostra salute” ha ricordato l’avvocato, concludendo: “Per questo abbiamo chiesto un controllo sulle condizioni di Battisti e, laddove venisse accolta la nostra richiesta, dovrà essere prevista per lui una dieta differente".

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