Certificato medico per la palestra: abolito per legge, ma c’è ancora chi lo fa pagare
Per iscriversi in palestra e praticare sport amatoriali serve il certificato medico? La confusione sulle disposizioni in materia di attività sportiva rischia di generare anche quest'anno il caos. Il decreto del Fare 2013, infatti, aveva abolito l'obbligo del certificato medico per svolgere un'attività sportiva ludico- amatoriale: ciononostante nella durata di tutto l'anno 2014 le palestre hanno continuato a richiedere l'autorizzazione del medico per l'iscrizione. Si rischi quindi di trovarsi a sborsare dai trenta ai cinquanta euro per un certificato non necessario a praticare uno sport come il nuoto o il pilates. Se da un lato i cittadini ignorano la normativa, dall'altro le palestre non intendono esporsi a rischi.
"È trascorso un anno, ma nulla sembra essere mutato. L'obbligo per il certificato medico per le attività ludico amatoriali, di cui peraltro manca una precisa definizione, resasi ormai necessaria visti i dubbi che permangono, è stato cancellato l'anno scorso" dice Silvestro Scotti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), "ma nonostante ciò" – continua – " i pazienti hanno continuato a venire in studio e a richiedere il certificato perché altrimenti non possono iscriversi in palestra".
Il certificato medico è obbligatorio solo per attività non agonistica
Diversa, secondo le linee guida per i certificati medici per l'attività sportiva non agonistica elaborate dal tavolo di esperti della Fnomceo, la situazione per chi pratica attività sportiva non agonistica. Per gli studenti che svolgono attività sportive organizzate dalle scuole, o che si impegnano in attività sportive organizzate dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il certificato è invece obbligatorio e scade dopo un anno. Per quanto riguarda l'elettrocardiogramma, invece, le linee guida prescrivono di eseguirlo almeno una volta nella vita e una volta l'anno dopo i sessant'anni.