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Cercasi Badante, ma “non di colore”: polemiche per il messaggio di un’agenzia a Pescara

“Dobbiamo contestualizzare anche in questo caso oppure possiamo dire che si tratta di una forma di discriminazione e, in particolare, di razzismo? denunciano dall’Anpi di Pescara, aggiungendo: “Possiamo chiedere alle Agenzie, tutte, di rifiutarsi di pubblicare annunci del genere perché non rispettano i principi costituzionali? Perché, per l’appunto, discriminano esseri umani rispetto ad altri esseri umani?”.
A cura di Antonio Palma
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“Cercasi badante h24 con contratto a norma di legge”, ma “non dev’essere di colore”, questo il messaggio apparso sull’account di una agenzia si occupa di mettere in contatto persone che necessitano di operatori sanitari o badanti con lavoratori del settore e che sta facendo molto discutere in Abruzzo. A rilanciare il messaggio, poi cancellato e riscritto, è stato l’Anpi  Pescara denunciando le parole parlando apertamente di una “forma di discriminazione e, in particolare, di razzismo”.  “Questo post è stato rimosso da Facebook (ed ora è di nuovo visibile senza la frase razzista), ma la gravità del fatto resta: come si fa a pubblicare un annuncio del genere senza battere ciglio?” scrivono dall’associazione nazionale partigiani.

“Dobbiamo contestualizzare anche in questo caso oppure possiamo dire che si tratta di una forma di discriminazione e, in particolare, di razzismo? Possiamo chiedere alle Agenzie, tutte, di rifiutarsi di pubblicare annunci del genere perché non rispettano i principi costituzionali? Perché, per l'appunto, discriminano esseri umani rispetto ad altri esseri umani?” aggiungono dall’Anpi, ricordando: “La Costituzione della Repubblica italiana, che dice senza mezzi termini che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"; che Riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo. Occorrerebbe che tutti la leggessero, la conoscessero e l'applicassero”.

L’avviso dell’agenzia di Chieti Scalo parlava di una posizione di badante h 24 per Brittoli (Pescara) ma probabilmente si riferiva a una richiesta specifica di una famiglia locale visto che in un altro post pubblico apparso in un gruppo in cui si cercano badanti, si fa riferimento alla stessa cittadina pescarese e allo stesso numero di telefono. Da questo post emerge meglio il contesto da cui sarebbe nato il post. Il messaggio infatti fa riferimento a una persona con sindrome di down che “ha paura delle donne di colore”.

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