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Covid 19

Cerberus è la variante Covid più diffusa in Italia da 6 settimane. Rezza (Iss): “Tutto sotto controllo”

Secondo gli ultimi dati Iss, nelle ultime 6 settimane è Cerberus la variante Covid più diffusa in Italia, seguita dalla BF.7, che dai dati disponibili sarebbe la sottovariante Omicron più frequente in Cina.
A cura di Ida Artiaco
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La variante Covid al momento più diffusa in Italia è una sottovariante di Omicron conosciuta come Cerberus, seguita dalla BF.7, che dai dati disponibili sarebbe la sottovariante più frequente in Cina, alle prese con un'esplosione di contagi Covid.

È quanto emerge dal bollettino mensile sulle varianti, pubblicato oggi dall'Istituto superiore di sanità, che riporta le sequenze genomiche depositate settimanalmente dai laboratori regionali sulla piattaforma I-Co-Gen (Italian Covid-19 Genomic)-Iss. I dati sono relativi al periodo 14 novembre-25 dicembre 2022.

In questo arco temporale la quasi totalità dei casi Covid in Italia è dovuta alla variante Omicron, che costituisce il 99,95% dei sequenziamenti depositati. Il restante 0,05% è da attribuire a ricombinanti Delta/Omicron. Il lignaggio Omicron 5 (BA.5) risulta predominante (91,09%, contro lo 0,05% di BA.1, il 5,5% di BA.2, lo 0% di BA.3 e lo 0,7% di BA.4).

E all'interno dell'affollata famiglia Omicron 5, in cui sono stati identificati 151 differenti sottolignaggi, il più frequente è appunto BQ.1.1, battezzato Cerberus sui social (30,84%). Segue BF.7 (10,31%), e la ‘mamma' di Cerberus, BQ.1 (5,24%). Molto bassa la quota di sequenze depositate di BA.2.75, il cosiddetto ‘Centaurus‘, corrispondenti allo 0,2% del totale.

Alla luce di ciò e dei dati del monitoraggio settimanale resi noti oggi, "la situazione Covid-19 in Italia al momento è del tutto sotto controllo", ha precisato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel video di commento ai dati del report settimanale Covid della Cabina di regia del ministero della Salute e dell'Istituto superiore sanità (Iss).

"Anche questa settimana – ha aggiunto – il tasso di incidenza di casi nel nostro Paese tende a diminuire e l'incidenza raggiunge i 207 casi per 100mila abitanti. Anche l'indice Rt mostra una tendenza al decremento, siamo ormai a 0,84, quindi ben al di sotto della soglia epidemica".

Negli ospedali – prosegue Rezza riepilogando in bollettino settimanale – il tasso di occupazione dei posti letto area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 13 % e al 3,2%, quindi notiamo una ulteriore diminuzione per quando riguarda l'area medica e una stabilizzazione dei posti di terapia intensiva", ha concluso.

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