Centinaia di persone ai funerali di Cocò, il bimbo di 3 anni ucciso e bruciato
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Centinaia di persone a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, hanno partecipato commosse ai funerali del piccolo Nicola “Cocò” Campolongo, il bambino di tre anni morto carbonizzato in macchina insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla compagna di quest’ultimo. Fuori dalla chiesa di San Francesco sono stati lanciati tantissimi palloncini e confetti bianchi. Un corteo prima della celebrazione religiosa, accompagnato da una banda musicale che ha suonato musiche allegre, si è fermato prima a casa della famiglia Iannicelli e poi ha raggiunto la chiesa dove si è svolto il funerale del bambino e del nonno. Oltre alla madre del bambino, che per tutto il tempo ha stretto tra le mani una foto di Cocò, c’erano anche il padre, le due nonne e lo zio del piccolo, attualmente detenuti nel carcere di Castrovillari. Ai familiari delle vittime è stato concesso di partecipare ai funerali.
“No a sentimenti di vendetta” – “Non si devono nutrire sentimenti di vendetta perché con la vendetta si finisce nel baratro”: questo il messaggio che il parroco Silvio Renna ha lanciato nel corso dell’omelia. Don Silvio ha concelebrato il rito funebre insieme al cappellano del carcere di Castrovillari, don Nicola Arcuri. I due sacerdoti hanno più volte esortato i familiari del bambino ucciso e bruciato a trovare conforto nella fede.