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Cede il tetto dell’azienda, 18enne precipita per 10 metri e muore

Sulla dinamica dell’incidente a Porto Sant’Elpidio (Fermo) stanno indagando i carabinieri, insieme con l’ispettorato del lavoro: gli accertamenti dovranno chiarire se la vittima fosse lì di passaggio o se stesse lavorando.
A cura di Susanna Picone
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Foto da Facebook
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Un ragazzo di diciotto anni è morto cadendo dal tetto di uno stabilimento della zona industriale di Porto Sant'Elpidio, nella provincia di Fermo.

La tragedia si è consumata questa mattina intorno alle 9, la vittima si chiama Franco Mazelli, la sua famiglia di origine albanese risiede nel Fermano.

Stando a quanto emerso, a cedere sarebbe stata una porzione di tetto e il ragazzo è caduto, volando per circa 10 metri. Ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile: troppo gravi le lesioni riportate nella caduta dall'alto all'interno dell'edificio.

Sulla dinamica dell'incidente stanno indagando i carabinieri, insieme con l'ispettorato del lavoro: gli accertamenti di militari e ispettorato del lavoro, che controllano la documentazione, le modalità di ingresso del giovane nello stabile, e sentono eventuali testimoni, sono tese a chiarire se la vittima fosse lì di passaggio o se stesse lavorando.

Sul posto, oltre ai sanitari della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio e del 118 con l'eliambulanza, è arrivata anche la madre del ragazzo. Secondo una prima versione dei fatti, il giovane sarebbe andato a trovare lo zio, la cui ditta sta svolgendo lavori di saldatura nell’edificio teatro dell’incidente.

"Non si può morire in questo modo, non si può morire a 18 anni. Cordoglio, dolore e tanta rabbia nell'apprendere la drammatica notizia del ragazzo che oggi ha perso la vita cadendo da un tetto di uno stabilimento della zona industriale San Filippo di Porto Sant'Elpidio, in provincia di Fermo", è intervenuto così il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

"Siamo vicini alla famiglia e attendiamo i risultati delle indagini, ma è chiaro che qualcosa è andato storto e una giovane vita non c'è più – ha detto ancora -. È più che mai necessario investire nella salute e nella sicurezza, nella prevenzione e nei controlli, affinché certe tragedie non si ripetano mai più".

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