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Cede cresta di neve, alpinista italiano precipita per 300 metri e muore sulle Alpi francesi

Paolo Roasio, 52enne della provincia di Cuneo, è morto ieri pomeriggio a causa di un incidente sulle montagne francesi, appena oltre il confine italiano.
A cura di Davide Falcioni
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Paolo Roasio, 52enne di Verzuolo (Cuneo), è morto ieri pomeriggio a causa di un incidente sulle montagne francesi, appena oltre il confine italiano. L'uomo, grande appassionato di montagna, stava scendendo lungo i pendii oltre i duemila metri della Tête de Fer, nella zona di Larche, pochi chilometri oltre il Colle della Maddalena italiano. Una meta nota e molto frequentata dagli appassionati di escursionismo e scialpinismo della zona. Roasio sarebbe passato su una cresta di neve che tuttavia avrebbe improvvisamente ceduto, forse anche a causa delle temperature eccessivamente elevate di quest'inverno.

L'uomo è precipitato per oltre 300 metri. I primi a prestare soccorso sono stati i compagni di escursione, che hanno dato l'allarme alle unità di soccorso francesi. A nulla però sono valsi i tentativi di salvargli la vita. La caduta è stata fatale.

Roasio lavorava all'Alstom di Savigliano, azienda che produce treni e motrici ferroviarie. Aveva due grandi passioni: la montagna, che frequentava in ogni stagione, sia a piedi che con gli sci che in mountain bike, e il disegno. "Siamo addolorati e increduli – commenta il direttore del Corriere di Savigliano Andrea Giaccardi, per cui da oltre vent'anni Roasio faceva il vignettista -, i colleghi della redazione sono vicini alla famiglia in questo momento di profondo dolore. Paolo era una persona speciale, che con pochi tratti di matita sapeva cogliere l'ironia e il pensiero di tutta la redazione in una vignetta".

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