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Il “cecchino di Guidonia” a casa in permesso: nel 2007 uccise due persone

Angelo Spagnoli, rinchiuso nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, ha avuto un permesso per Pasqua. Nel 2007 uccise due persone sparando da un tetto.
A cura di S. P.
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È tornato dopo quasi sette anni sul luogo del delitto, nella casa alle porte di Roma da cui nel novembre del 2007 iniziò a sparare uccidendo e ferendo diverse persone. Si tratta di Angelo Spagnoli, l’uomo soprannominato “il cecchino di Guidonia”. Spagnoli il 3 novembre del 2007 sparò dal balcone di casa in via Gualandi, traversa della via Tiburtina, fermandosi solo quando finirono i colpi e arrivarono le forze dell’ordine. I suoi proiettili uccisero due persone, la guardia giurata Luigi Zippo e il proprietario di un negozio di tatuaggi Pino Di Gianfelice. Oltre alle due vittime il cecchino ferì gravemente anche altre persone. Spagnoli alla fine del processo era stato assolto perché incapace di intendere e volere: il tribunale ne aveva disposto il ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario per dieci anni. Ha goduto di alcuni permessi concessi dall’ospedale di Aversa, in provincia di Caserta, su istanza dei suoi avvocati e così giovedì scorso è tornato nella stessa cittadina a ha suonato al portone della Asl tra lo sconcerto di quanti l’hanno riconosciuto (in realtà già lo scorso Natale si era recato alla Asl ma non era stato visto da nessuno).

Il processo ai familiari – Una delle guardie giurate che lavorano presso la Asl ha commentato il ritorno a casa di Spagnoli: “Appena l'ho visto la mente è riandata alla strada piena di sangue e dei segni dei proiettili. Giovedì scorso era accompagnato dalla sorella, abitano proprio qui davanti, e devo dire che si sono rivolti a noi con estrema gentilezza”. L’avvocato del “cecchino di Guidonia” ha detto che i magistrati hanno ritenuto che non c’è pericolosità sociale e dunque gli hanno concesso questi permessi, ma che ora l’uomo si trova di nuovo in ospedale ad Aversa. Appena qualche settimana fa la madre e la sorella dell’uomo sono state assolte dalle accuse di omicidio colposo, lesioni colpose e concorso in detenzione illegale di armi per non aver denunciato l’arsenale custodito da Spagnoli: un’assoluzione che ha scatenato la rabbia dei parenti delle vittime.

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