“C’è un covo di No Vax in convento”, madre superiora denunciata alla Curia dal fratello medico
Tra le tranquille mura di un convento di suore potrebbe nascondersi un covo di insospettabili no vax che, oltre a non vaccinarsi contro il coronavirus, spingerebbero anche gli altri in tal senso con foto e appelli social. A denunciare quanto accadrebbe al monastero di Montegalda, tra Vicenza e Padova, è stato il fratello della stessa madre superiora, un medico in pensione che, stanco dei continui appelli della suora a non vaccinarsi, ha deciso di denunciare tutto alla Curia. "Nonostante l’appello al vaccino del Papa e dei vescovi, avete un covo dei No Vax che spinge in tal senso, anche con foto ed appelli al limite del ridicolo. È il monastero Hanastasis di Montegalda, con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana sciocca propaganda No vax. Il colmo è che è mia sorella" ha scritto infatti l'ex medico di base Primo Brugnaro in veemente lettera di protesta indirizzata al vescovo.
Come ha raccontato il quotidiano il Gazzettino, alla base della denuncia alla Curia una diatriba tutta interna alla famiglia sui vaccini anti covid che vede contrapposti l'ex medico in pensione, che ha anche deciso di scendere in campo contro la pandemia dando una mano nelle vaccinazioni, contro la sorella e madre superiora, Angela Brugnaro, che a dire dell'uomo sarebbe a capo di una pattuglia di consorelle fermamente no vax tanto da diffondere appelli e messaggi anti vaccino attraverso i social. "Parliamo di suore tra i 50 e i 70 anni e credo che tutte siano indottrinate come no vax. Nessuna si è vaccinata e alla messa la domenica non vengono rispettate le disposizioni di legge, come l'obbligo di mascherine" ha accusato il medico settantenne, spiegando al quotidiano: "Io e mia sorella ci vogliamo un bene enorme, ma da oltre un anno mi infastidisce questa sua posizione. Ha diversi gruppi Whatsapp e come riceve messaggi no vax subito li ricicla".
Chiamata in causa, la suora non ha negato si aver rifiutato il vaccino, assicurando però di non essere contraria come principio alla vaccinazione ma di voler attendere ulteriori chiarimenti sui possibili rischi. "Ho voluto aspettare, perché bisogna correre subito? Non sono contraria, ho pensato che attendendo avrei trovato un vaccino più sicuro. D'altronde le case farmaceutiche sono ancora al lavoro" ha spiegato la madre superiora. Per quanto riguarda le regole anti contagio, ha assicurato che le norme vengono rispettate come da protocolli mentre alle consorelle "ho lasciato libera scelta perché io non impongo nulla e il vaccino non è obbligatorio".